Politica
22 Marzo 2016
Bratti: Il mercato illegale nella loro gestione ha toccato nel 2011 i 3,1miliardi di euro

Rifiuti, gli affari d’oro delle ecomafie

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Scanzi a Ferrara: “Naomo è leggenda”

Promette un inizio “corposo e ciccioso” su Ferrara e si dice sicuro che “ci sarà da divertirsi”. Andrea Scanzi arriva a Ferrara e porta con sé “La Sciagura”. Il 16 maggio l'irriverente penna del Fatto Quotidiano sarà al Teatro Nuovo per presentare il suo nuovo spettacolo prodotto da Loft Produzioni e tratto dall'omonimo bestseller edito da Paper First

Anselmo. Un programma di tutti contro la “propaganda” di Fabbri

Giovani, frazioni, ambiente, economia e società. Sono queste le parole con le quali possiamo riassumere il programma di Fabio Anselmo presentato nella tana del lupo, San Martino, una di quelle frazioni su cui Alan Fabbri ha basato la scorsa campagna elettorale

Anselmo: “Un altro milione per i concerti, quanto avrebbero potuto risparmiare i ferraresi?”

"I diritti dei più deboli sono sempre stati a me particolarmente a cuore. Parlo della popolazione anziana ma non solo, parlo anche degli immigrati e parlo di tutte le persone che hanno diritti negati o sminuiti rispetto ad altri". Parte da qui Fabio Anselmo, durante la presentazione del programma, per tirarsi fuori dalla scarpa un altro paio di sassolini particolarmente fastidiosi

index1di Carolina Fiorini

Le ecomafie sono un fenomeno relativamente recente insinuatosi nel business dei facili guadagni, dove gran parte della criminalità organizzata ha saputo trarre profitto dalla gestione illecita dei rifiuti.

A causa dell’originaria latitanza del riconoscimento (in diritto e in legislatura) della tutela ambientale, aggiunta alla scarsa consapevolezza dei cittadini, è susseguita una serie di gravi aggressioni compiute a scapito dell’ecosistema, per lungo tempo impunite.

Il 21 marzo si è celebrata la XXI edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, discutendo il tema “A’ munnezza è oro. Una strage silenziosa, società civile e diritto nel contrasto alle ecomafie”, presso la sala consiliare del dipartimento di giurisprudenza a Ferrara.

“’A’ munnezza è oro”, aveva detto il camorrista campano (poi pentito) Nunzio Perella in una delle sue intercettazioni, le stesse che lo riconobbero come inventore del sistema di smaltimento abusivo dei rifiuti tossici. Dall’esempio campano parte Alessandro Bratti, deputato ferrarese del Pd e presidente della commissione parlamentare ecomafie, affermando che “le inchieste riguardo le illegalità ambientali hanno una distribuzione geografica nazionale molto più uniforme di quanto si pensi: regioni del nord come la Lombardia sono al pari delle regioni del centro-sud”.

Il mercato illegale nella gestione dei rifiuti ha toccato nel 2011 i 3,1miliardi di euro, e il fatto che rimangano impunite le imprese “dell’area grigia” non costruisce il quadro giuridico fondamentale per le imprese innovative che devono invece imporsi sul mercato; “basti pensare al sistema parallelo di gestione dello sviluppo industriale del dopoguerra – prosegue Bratti. La terra dei fuochi è frutto dell’attività imprenditoriale del nord, in particolare della crisi toscana nello smaltimento dei rifiuti”.

indexIl business mafioso grava sull’ambiente, sull’industria, sull’economia e sulla sanità nazionale, si appropria in maniera illecita dei mercati, gonfiando di personale le società e garantendo forti consensi elettorali.

“Ogni forma di criminalità organizzata strutturata in campo ambientale – afferma Antonio Pergolizzi dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente – viene riconosciuta nel 2001, con l’introduzione dell’articolo 53bis nel decreto Ronchi: le attività delittuose entrano così nell’apparato normativo sanzionatorio, prima affidato solo agli illeciti contravvenzionali”.

L’impatto ambientale diventa “impatto antropico strutturalmente illecito con retroazione virtuosa”, usando le parole di Giuseppe Battarino, consulente della Commissione parlamentare Ecomafie. La legge 68 del 2015 “apre una forbice andando a colpire il traffico strutturalmente illecito, cioè le ecomafie. Questa legge distingue le condotte occasionalmente illecite dalle condotte criminali, creando un diritto che sia ingegneria sociale per costruire la legalità quotidiana, garantendo i diritti inviolabili del singolo”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com