Attualità
23 Febbraio 2016
Il Panathlon ricostruisce il rapporto di Giorgio con il tennis. La figlia Paola: "Per lui era un momento di svago e fonte di ispirazione"

Cent’anni di Bassani, lo scrittore sportivo

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERAUno sport crudele e feroce. Così Giorgio Bassani aveva definito il tennis, la sua più grande passione dopo la letteratura, ne Il Giardino dei Finzi Contini. Nella sua opera più famosa, la parola ‘tennis’ viene ripetuta 24 volte. È il passatempo preferito dai protagonisti e dallo stesso autore che sulla terra rossa riesce a svagarsi e al contempo trovare l’ispirazione. Una costante fuori e dentro le pagine delle sue opere, fuori e dentro la sua vita ‘secolare’.

Il calendario degli eventi per celebrare il centenario della nascita del grande scrittore ferrarese si è aperto lunedì sera con il tradizionale convivio del Panathlon Club di Ferrara all’Archibugio. La serata, dedicata al “Ricordo di Bassani sportivo nel centenario della nascita dell’illustre scrittore e poeta ferrarese”, voleva appunto svelare una nuova dimensione dell’intellettuale. Non solo intelletto ma anche corpo, entrambi legati indissolubilmente alle sue passioni sportive. Non solo tennis ma anche calcio, sci, pugilato.

(Foto tratta dalla Fondazione Giorgio Bassani)

(Foto tratta dalla Fondazione Giorgio Bassani)

Per tratteggiare l’insolita ma interessante figura del Bassani sportivo, durante la cena si susseguono gli interventi di Silvana Onofri, storica dell’arte e presidente dell’associazione Arch’è, Mara Salvi, dirigente scolastica del liceo Ariosto, Daniele Malucelli e Umberto Caniato, rispettivamente presidente e vice del Tennis Club Marfisa. Si tratta dell’allora Circolo Marfisa d’Este in cui lo scrittore andava spesso ad allenarsi con Michelangelo Antonioni e in cui raggiunse più volte il titolo di campione a livello nazionale.

Ma è nelle parole di sua figlia Paola, presidente della Fondazione Bassani, che la memoria acquista davvero valore. “Sono contentissima che il centenario della nascita di mio padre si apra sullo sport, per lui era un argomento giocoso molto importante che gli ha permesso di vivere momenti di spensieratezza. Soprattutto il tennis, che ha praticato fino a quando gli è stato possibile, ma anche il calcio che ha sempre seguito con passione, lo sci di fondo con cui si dilettava da ragazzo, e il pugilato. Seguiva il corso di Lampronti quando era insegnante nella scuola ebraica di via Vignatagliata”.

Lo sport, però, “non era solo un gran momento di felicità per distrarsi dai suoi pensieri”, avverte Paola Bassani, ma anche “una vera e proprie fonte di ispirazione per la sua letteratura”. Nonostante le varie poesie dedicate al tennis, l’esempio più lampante rimane la descrizione Il Giardino dei Finzi Contini. “Qui il tennis non ha ispirato solo il gioco ma anche il suo contrario, il senso della morte, evocato dall’immagine di un campo da tennis all’imbrunire” ricorda la figlia, entusiasta delle celebrazioni bassaniane che si stanno tenendo a Ferrara, in Italia e nel mondo: “Sono appena tornata da un convegno a Parigi, è fondamentale organizzare queste giornate di studio per mantenere viva l’eredità culturale di mio padre”.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAUn importante lascito culturale che ha messo in piedi con impegno e ambizione, le stesse caratteristiche che metteva sul campo da gioco dove gli piaceva vincere. “Gli piaceva vincere sul campo così come nella vita” dichiara la presidente del Panathlon Luciana Boschetti Pareschi. Una sconfitta, in tutti i sensi, fu la proclamazione delle leggi razziali nel ’38. “Per lui fu una grande amarezza essere cacciato dal circolo Marfisa, a cui ha sempre guardato con nostalgia nonostante giocasse a tennis anche a Roma, al Circolo Tennistico Parioli, con Pier Paolo Pasolini”.

Ferrara è sempre stata la sua vera casa e, ora, è pronta a fare match point. Almeno nelle parole del sindaco Tiziano Tagliani. “Ci avviciniamo al 4 marzo, giorno del centenario della nascita: mentre le istituzioni preparano gli appuntamenti istituzionali, la città dimostra il suo affetto per il proprio concittadino con iniziative spontanee. Questo dimostra la ricchezza dei ferraresi in attesa delle conferenze dedicate che si terranno al liceo Ariosto e della prossima inaugurazione del Centro Studi Bassaniani a Casa Minerbi”.

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