Sport
14 Febbraio 2016
Ferrara batte la corazzata Tezenis 59-57 davanti ad un palazzetto gremito

Bondi: cuore e carattere e Verona è domata

di Redazione | 6 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

Bondi Ferrara: Rush 9, Guarino 4, Bucci 14, Losi 6, Brighi, Salafia ne, Henderson 9, Ferrara ne, Cacace, Soloperto 4, Brkic 13 – All. Morea

Tezenis Verona: Bernardi, Argenta ne, Saccaggi 10, Ricci 3, Petronio ne, Cortese 6, Michelori 2, Da Ros 5, Chikoko 13, Rice 18 – All. Crespi

Spett. 2585

(13-27) (30-34) (43-44) (59-57)

Per la città degli innamorati, perdere contro Ferrara, nel giorno di San Valentino, è una beffa più unica che rara… soprattutto visto l’ampio punteggio di scarto con cui gli scaligeri avevano battuto gli estensi all’andata. Ma lo sport è anche questo – fatica a parte: passione, energia e sorprese, di quelle che riempiono il cuore e che ne fanno palpitare anche quasi 2600 tutti insieme. È così che, a sorpresa, l’impalpabile Henderson, nel corso di una gara prima in rincorsa per Ferrara e poi giocata punto a punto, ha deciso per il primo sorpasso Bondi (36-34) e poi per il decisivo allungo del +5 a un giro di lancette dalla fine (59-54 su assist di Guarino).

Una sorpresa che un giocatore sempre in odore di taglio abbia tirato fuori una simile performance contro una squadra come Verona. Sarà stato lo striscione a lui dedicato a far scattare la molla? Fatto sta che da una ritrovata curva e da un ritrovato palazzetto sono partiti per lui striscione e cori, ma a onor del vero la Bondi ha risposto presente in toto, nessuno escluso. Con grande fatica Ferrara ha trovato il ritmo per remare all’unisono, superando lo scoglio dei 27 punti iniziali subiti, contro i 13 segnati, superando il muro della Tezenis, che approfittando del mirino oscurato da fuori della Bondi, rimaneva con la difesa chiusa e sotto canestro erano solo dolori e sportellate. Brava Ferrara a trovare i giusti sistemi per scardinare i meccanismi di Verona e farle inceppare gli ingranaggi, con soli 23 punti segnati negli ultimi due quarti.

Nei primi minuti Ferrara ha provato a tallonare Verona, ma Rice già decideva il -6 al 4’ (5-11). La Bondi ci prova a non far scappare la Tezenis, ma Cortese e Da Ros sentenziano un break di 7/0 e Chikoko, che non vuole essere da meno fa affondare Ferrara fino al -14 di fine periodo (13-27). Andare da sotto per la Bondi è come entrare in una foresta di roghi, ci provano Rush e Brkic, ma la vera svolta arriva proprio da lui con una bomba da fuori, a cui fa seguito la tripla di Losi un paio di minuti dopo: la difesa di Verona si apre e la Bondi va a segno da sotto e poi ancora da fuori con Bucci che decide il -4 sulla sirena dell’intervallo lungo.

E qui che la Bondi trova il modo timonare la nave con il proprio ritmo e apre le danze con le due triple che valgono il sorpasso: Bucci e poi proprio Henderson. La Tezenis si affida a Saccaggi, Ferrara stringe le maglie e capitalizza da sotto le plance, ma gli ospiti non mollano di certo e la gara punto a punto è sempre più infiammata.

Nell’ultimo atto Brkic va a fiatare in panchina un paio di minuti e Soloperto, un po’ in ombra fino a questo momento, segna 4 punti provvidenziali. Morea opta anche per il cambio in regia con Guarino a dirigere l’orchestra negli ultimi minuti. Bucci si fa trovare pronto su uno scarico e con un arresto e tiro decide il +5 a 2’36” dal traguardo. E qui che un po’ il parquet trema sotto le gambe estensi, perché il peggior Ricci di stagione bolla la bomba del -2 un attimo più tardi e la palla persa di un ottimo Brkic fa sussultare di nuovo un secondo dopo: Verona però non arriva al ferro e Ferrara tiene duro dietro per respingere l’ariete scaligero.

Guarino decide di nuovo per il +4 e poi serve un assist per un alley oop al bacio di Henderson: 59-54 a 43” dal gong finale. “Les jeux sont faits” si poteva dire… e invece no, perché Rice segna da fuori arco il – 2: 59-57. Ancora bisogna sudare e stringere i denti e 32” nel basket sono un’infinità: Guarino da fuori non la mette, ci riprova Rice; sospiro di sollievo, nemmeno lui ci riesce… mancano 92 centesimi da giocare, Morea chiama il time out provvidenziale per ripartire da metà campo palla in mano… adesso i giochi sono davvero fatti.

“E’ una giornata meravigliosa, – Fabio Bulgarelli è raggiante al suo ingresso in sala stampa – i miei ragazzi sono stati bravissimi, stasera abbiamo visto ancora più nettamente il cambio di mentalità che questa squadra ha avuto. Lo si era già potuto scorgere a Treviso – prosegue il presidente -: finalmente abbiamo cominciato a giocare con la testa. Questa sera l’abbiamo vinta con la testa, con il cuore e anche con il pubblico, che ci ha supportato per tutti i 40’.

Per la prima volta possiamo dire di non aver vinto grazie alle alte percentuali in attacco, bensì grazie ad una buona difesa, peraltro contro una squadra ostica come Verona; ora credo si possa tranquillamente affermare che vincere dalla Bondi non è facile. Mi ha fatto davvero un piacere immenso questo ritorno del grande pubblico. Non sarà semplice questa nostra remuntada, non sarà semplice tentare di acciuffare i play off, ma insieme ci possiamo riuscire: noi ci crediamo”.

Il presidente affronta anche il discorso relativo ad Esian Henderson migliore per valutazione dell’intera gara e sempre in bilico ed in odore di taglio: “Ho notato con piacere lo striscione a lui dedicato da parte dei tifosi. Evidentemente lui gioca meglio quando è sotto pressione, – scherza il pres. – a prescindere dalla buona prestazione di Henderson, sono comunque davvero molto felice della bellissima prestazione di tutti stasera”.

Il premio fairplay della serata va ad Alberto Morea, che esordisce con i complimenti per gli avversari: “Sono da ammirare, in quanto continuano a giocare sempre con questa intensità, sia indifesa che in attacco. Tendenzialmente le squadre che giocano contro Verona fanno pochi punti, quindi si dice spesso che la Tezenis abbia il proprio potenziale maggiore in retroguardia, ma non è solo dietro che Verona vince le partite. Nel primo quarto abbiamo concesso troppo: i 27 punti subiti sono spesso scaturiti da palle perse nostre che hanno innescato loro contropiedi.

Noto con soddisfazione che nella mia squadra sta insediandosi sempre più l’ atteggiamento di rimanere attaccati alla partita. Abbiamo tenuto Verona a 10 punti nel penultimo quarto, abbiamo avuto freddezza mentale e lucidità, nonché la capacità di recuperare dal -14. Forse possiamo recriminarci solo di non aver chiuso la partita un po’ prima”.

In merito ad Henderson, Morea si esprime così: “Dobbiamo costruire sulle cose positive, l’ho sempre detto, è importante che lui risponda rendendo come stasera ad una situazione in cui è stato messo sottopressione, l’importante però è anche fargli sentire la fiducia da parte nostra. Stasera mi è piaciuta la sua applicazione e la sua disponibilità a rimettersi in gioco”

Nemmeno il tempo di rifiatare e giovedì si tornerà nuovamente sul parquet contro Jesi in trasferta: “Contro Jesi sarà una partita molto dura, però un po’ di sicurezza in più ora ce l’abbiamo anche noi. Dipenderà molto il nostro comportamento e il nostro atteggiamento: dovremmo essere solidi dietro e lucidi davanti”.

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