Comacchio
12 Febbraio 2016
Il delicato tema è stato tra gli ordini del giorno in consiglio comunale

Comacchio contro la violenza di genere

di Redazione | 6 min

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Consiglio comunale Comacchiodi Giuseppe Malatesta

Comacchio. Ampio spazio quello dedicato, nell’ultimo consiglio comunale convocato mercoledì sera, alla mozione del consigliere Antonio Di Munno (Forza Italia – Il Faro), che ha posto l’attenzione sul tema della violenza di genere e in particolare di quella perpetrata dalle vittime dell’aggressione sessuale compiuta a Colonia in tempi recentissimi. Una riflessione da cui possa partire, questo l’auspicio del consigliere, un chiaro e forte segnale indirizzato alle istituzioni del governo italiano ed europeo, al fine di ispirare interventi maggiormente risolutivi.

“Insieme al gruppo provinciale Forza Italia – espone Di Munno – chiedo a questa assemblea di esprimersi in merito agli episodi di aggressione sessuale recentemente raccontati dalla cronaca. Un atto collettivo organizzato, al pari di operazione paramilitare, che non è solo un gesto contro le donne ma un gesto di chiaro disprezzo verso l’intero continente che ha accolto i responsabili stessi. Un modo di agire che ha alla base anche il rapporto dell’islam con le donne, un tema terribile intriso di violenza e fanatismo, sicuramente aggravato ulteriormente sotto la spinta di guerre e rotture nel mondo arabo e che contempla come ordinari atti terroristici e di schiavitù verso donne cristiane e musulmane. Si tratta di episodi che non si fermano alle frontiere e che quindi vanno presi in seria considerazione, non solo esprimendo solidarietà a chi ha subito queste violenze, ma chiedendo al nostro governo di prendere iniziative che portino all’espulsione dal Paese di chi si macchia di questo reato”.

Il dibattito sul delicato tema ha coinvolto il consigliere Bellini (Ex Cinque Stelle), che ha condiviso il messaggio e ricordato che la violenza di genere e domestica è una realtà che tocca da vicino anche la stessa comunità comacchiese, per la quale è stato messo a disposizione proprio dall’amministrazione in carica lo sportello antiviolenza Iris. “E’ importante mettere in pratica forme di tutela – ha detto –, e la stessa affluenza del nostro sportello ci dimostra che il problema è presente e non si può ignorare. E’ importante tuttavia che discussioni come questa non vengano utilizzate come pretesti per attaccare una religione o una cultura specifica”.

Anche l’assessore Alice Carli è tornata sullo sportello Iris, ricordando l’importanza di un progetto portato ai tavoli regionali, nato con lo scopo di combattere attivamente il problema, fornendo uno strumento di ascolto e assistenza alle madri e ai loro figli vittime di drammi quotidiani. “Un progetto che va avanti e che questa amministrazione continua a sostenere anche in un momento di carenza dei fondi regionali necessari, avvalendoci del sostegno del volontariato e di risorse appositamente formate per i delicati ruoli”. Il sindaco Fabbri ricorda inoltre che purtroppo i casi di maltrattamenti su donne e bambini sono all’ordine del giorno anche sul territorio, per cui ancora più importante è l’assistenza offerta dalla rete Iris e dalle forze dell’ordine, “un servizio di ascolto che si dà per scontato, ma che in altre regioni e città d’Italia non lo è assolutamente”.

Dopo l’intervento dei consiglieri Calderone e Michetti (Ex Cinque Stelle) sull’importanza di affiancare il servizio di assistenza dello sportello sul territorio con percorsi educativi che vadano a incidere sulla mentalità comune, il consigliere Di Munno ha ripreso la parola concludendo la discussione con un messaggio politico incisivo: “In questo caso specifico siamo di fronte ad immigrati extracomunitari che portano con loro una cultura che noi non possiamo condividere, che contempla pratiche di violenza e sottomissione della donna inaccettabili, scempi di disumanità che non fanno parte della nostra cultura. Di fronte a squadriglie organizzate che colpiscono il popolo europeo ed italiano – continua – è necessario prendere un posizione e far giungere, da ogni consiglio comunale, un messaggio alle istituzioni che insista sulla salvaguardia della storia, della cultura e degli esseri umani”. La mozione è stata votata favorevolmente all’unanimità.

Il consiglio è proseguito con l’elenco delle risposte a interrogazioni e mozioni, risposte non esposte per assenza dei consiglieri interessati. Tra queste, le risposte sulla questione del medico di base presso il Lido Estensi, chiarimenti sull’utilizzo della sezione Eventi Live del sito internet, sugli episodi di abbandono rifiuti in Via dei pini e vari chiarimenti su Imu-Tasi e applicazione delle aliquote 2015, abusivismo commerciale, passi carrai, gestione delle colonie feline, campeggio Lido di Volano e riqualificazione del comparto vallivo.

Per quanto riguarda la nomina del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2015-2018 e relativo compenso, altro punto all’ordine del giorno, si è data comunicazione dei nominativi estratti dal sistema informatico predisposto dal Ministero dell’Interno. Si tratta dei dottori commercialisti Marina Chiaravalli, Alessandra Pederzoli e Alfredo Cragnani. I compensi saranno rideterminati al netto dei tagli previsti dalle normative vigenti.

La parola, per il punto successivo, passa all’assessore Provasi, che espone la convenzione (tra i comuni di Argenta, Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Goro, Lagosanto, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, Ausl Ferrara, Asp del Delta Ferrarese e Asp Eppi Manica Salvatori) per l’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie e a rilievo sanitario nell’ambito territoriale del distretto sud-est. “La proposta di delibera altro non è che il rinnovo della convenzione in essere dal 2012 fino alla fine del 2016, la quale – ricorda Provasi – riguarda soprattutto tre linee di intervento principale e utilizzo dei relativi fondi a disposizione: tutela minori e sostegno responsabilità famigliare, assistenza sociale agli adulti e assistenza sociale alle persone anziane. Il suo obbiettivo è ovviamente quello di assicurare la continuità di tali servizi, la tutela delle fasce deboli attraverso l’utilizzo delle risorse dedicate”.

In sede di votazione il consigliere Di Munno si dichiara contrario ed espone le motivazioni sue e del gruppo che rappresenta: “Non entriamo nel merito dell’origine della prima convenzione, che oggi si ripropone, ma ribadiamo, coerentemente con la nostra linea politica, la nostra contrarietà alla collaborazione con Asp del Delta ferrarese al progetto della Casa protetta. Anche in questo caso avremmo gradito una diversa linea da quella che questa amministrazione intende seguire, più per foga che con fatti concreti”.

Ultimo punto sottoposto al consiglio è quello, esposto ancora dall’assessore Provasi, relativo ad una modifica tecnica al regolamento per la gestione del patrimonio di edilizia residenziale popolare (Erp). “La correzione rispetto a un refuso – espone Provasi – riguarda la possibilità di dare attuazione al programma di assegnazione, già in corso all’interno dell’Ufficio Casa, e nell’utilizzo degli uffici pubblici nel comune di Comacchio. Viene sostanzialmente eliminato un periodo in cui si dice che la graduatoria avrebbe cessato di avere efficacia alla data di entrata in vigore della presente raccolta, di fatto bloccando tutta una serie di operazioni che potevano essere portate a termine, introducendo la possibilità di attuarla all’interno di un periodo di 60 giorni. Una modifica che consentirà l’attuazione ottimale del programma di assegnazione, quindi un utilizzo migliore possibile del patrimonio pubblico”.

Al voto, il consigliere Di Munno si astiene, tutto il resto del consiglio vota a favore.

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