di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Formalmente premiati, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, Stefano Buzzi e Alberto Zetti, gli ideatori rispettivamente di logo e nome del museo Delta Antico, l’archeologico del territorio ormai prossimo all’inaugurazione.

Buzzi, comacchiese di San Giuseppe, classe 1979, già secondo nel precedente concorso comunale per l’ideazione del brand turistico, si è aggiudicato in questa occasione il premio di 3.300 euro. L’architetto fiorentino Alberto Zetti, a cui il primo posto aveva fruttato un premio di 700 euro, era per l’occasione in compagnia di moglie e figli, con cui ha visitato i luoghi di quel ‘Delta antico’ che ha ispirato la sua idea di naming.

“Questa è una giornata storica – ha detto l’assessore alla cultura Alice Carli -, stiamo procedendo in maniera spedita per l’allestimento di quello che sarà un museo a misura di territorio che farà della popolazione una sua parte integrante, perché un museo è vivo quando è vissuto e frequentato”.

Il progetto, ormai in fase esecutiva, sta prevedendo e mettendo a punto scenografie, allestimenti e tecnologie multimediali studiate appositamente ed è già programmato il rientro a Comacchio e l’esposizione di reperti che racconteranno la storia di un territorio archeologicamente sempre più interessante in ambito non solo regionale.

A tal proposito, il sindaco Fabbri ha ricordato come il museo comacchiese sarà a tutti gli effetti il museo del Parco del Delta Po, e un pezzo trainante dell’area Mab Unesco di cui fa parte. “Sentiamo la responsabilità – ha detto – di connotarci a livello nazionale e internazionale come un motore trainante di un’economia che speriamo possa rafforzarsi e ripartire proprio dall’industria turistica. Faremo da apripista, ci crediamo e abbiamo le potenzialità per riuscirci. Gli investimenti in questa direzione da parte delle province del delta sono importanti e saranno ben spesi. Il territorio merita questo museo”.