«Entriamo nel momento cruciale del campionato». Con queste parole, prima di essere raggiunto dalla notizia del grave lutto arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì, Leonardo Semplici aveva descritto il momento di casa Spal durante il conseuto incontro con gli organi di stampa.

Ferrara sogna, trascinata dai risultati di Giani e compagni e da una classifica che vede la Spal dominare in classifica al primo posto e il Pisa già attardato di 9 punti rispetto alla squadra estense.

La gara del posticipo di lunedì, se possibile, ha aumentato ulteriormente la consapevolezza legata al valore, alla forza ed al potenziale della rosa biancazzurra: consapevolezza avvertita dai giocatori così come dall’ambiente, e la dimostrazione arriva dal legame fortissimo instauratosi tra lo stesso Semplici ed il pubblico del “Mazza”.

Lunedì, a partita conclusa ed ormai presa la via del tunnel per gli spogliatoi, il tecnico è stato ‘costretto’ a tornare sul campo di gioco a raccogliere applausi e cori del popolo spallino:

«Insieme all’azione del gol di Finotto – racconta lo stesso allenatore – quel momento emozionante rappresenta la perfetta immagine di una splendida serata in cui è arrivato un successo contro una avversaria di grande valore e che sicuramente può rappresentare un passaggio importante della nostra stagione. E’ vero, la Curva cantava il mio nome e mi ha applaudito, ma sicuramente i cori e l’incitamento verso il sottoscritto sono da condividere con tutti i giocatori che stanno facendo davvero qualcosa di straordinario. Con i nostri tifosi si è creato sin dal mio arrivo un rapporto molto forte e genuino, di grande sintonia: credo che sia stato apprezzato da subito come questa squadra si impegni per dare tutto, partita dopo partita. E il loro sostegno ai ragazzi, come dico sempre, è stato e sarà determinante».

I ‘suoi ragazzi’: li cita di continuo, Semplici. A dimostrazione di un legame tra allenatore e giocatori solidissimo. Nonostante le scelte che spesso costringono ad esclusioni eccellenti:

«Con una rosa che ha dimostrato di poter essere decisiva in ogni suo componente, il momento delle scelte per me potrebbe essere molto complicato. Ed in effetti lo è, perchè dover lasciare fuori qualcuno di questo gruppo è sempre un dispiacere. Quello che mi aiuta è la chiarezza che è sempre stata alla base di tutto e che coinvolge allenatore, società e squadra: i giocatori sanno di essere praticamente due se non di più per ogni ruolo e di doversi giocare il posto. E con grande intelligenza, pur con il dispiacere di non poter scendere in campo, stanno anteponendo il bene della squadra a quello dei singoli. Non è facile per me scegliere, non è facile per loro accettare, ma lo fanno con grande umiltà e rispetto: su questo però avevo pochi dubbi perchè ancora prima di essere seri professionisti, quelli con cui ho la possibilità di lavorare sono uomini con grandi qualità morali».

Tanta ‘abbondanza’ a livello di scelte anche per la gara in programma sabato sul campo dell’Aquila. «Altra avversaria che cercherà di ben figurare al nostro cospetto – commenta il tecnico biancazzurro – e che dobbiamo prendere con le molle perchè avrebbe tutt’altra classifica se non fosse arrivata la penalizzazione di 12 punti a inizio febbraio. Saranno arrabbiati, ulteriormente stimolati dal fatto che ora non possono permettersi passi falsi e devono cercare di togliersi dalle zone di classifica in cui si sono ritrovati. Hanno una rosa di tutto rispetto, all’interno della quale sono stati inseriti elementi di rilievo. Non sarà quindi facile, come non lo è mai perchè chi ci affronta lo fa giocando con il coltello tra i denti. Ma i nostri avversari affronteranno una Spal altrettanto motivata, vogliosa di fare bene e proseguire un momento positivo. Credo che questo sia il momento cruciale della stagione, noi dobbiamo pensare a continuare su questa strada partita dopo partita rimanendo sul pezzo. Sappiamo che il calcio regala nulla, oggi siamo in una bella posizione di classifica ma basta il minimo errore per rimettere tutto in discussione. Anche perchè ancora non abbiamo fatto nulla, e sarebbe un pensiero autolesionista quello di pensare di aver già raggiunto l’obiettivo. Dobbiamo ancora guadagnarci tutto».

Sulla formazione: «Mora squalificato, oltre a De Vitis, Capezzani e Ferri che sono indisponibili. Per Finotto valuteremo nelle prossime ore (fastidio alla caviglia che pare superato, mentre Lazzari non si è allenato per influenza ma dovrebbe recuperare; ndr). Cottafava è recuperato e sarà a disposizione. Cambiare la difesa? Non credo sarebbe giusto perchè chi ha giocato nelle ultime partite ha dato grande prova di affidabilità meritandosi la conferma. Beghetto al posto di Mora è la soluzione più probabile. Anche se non ha trovato spazio con continuità nelle ultime settimane, ha già mostrato il suo valore in diverse occasioni ed è il pregio di questo gruppo in cui tutti sanno ritagliarsi uno spazio importante. Schiavon? E’ un giocatore che porta un valore in più alla squadra, in questo momento magari fatica a trovare la brillantezza dopo diversi mesi lontano dalle partite di campionato ma si tratta di un passaggio naturale in un processo di crescita e miglioramento della condizione atletica e siamo sicuri che saprà darci un contributo importante. Spighi? E’ vero, quando è entrato ha saputo immediatamente dare la scossa, valutiamo anche il suo utilizzo dal 1′ per la prossima gara. In attacco? Tante opzioni, perchè oltre a Finotto e Grassi che hanno giocato titolari lunedì ci sono Zigoni e Cellini che possono tranquillamente scendere in campo e risultare decisivi come già accaduto in questa stagione».

Il tecnico biancazzurro ha poi diretto l’allenamento prima di essere colpito dalla dolorosa notizia della scomparsa del padre e mettersi immediatamente in viaggio alla volta di Firenze dove ha raggiunto i familiari.

La Spal, che si è stretta commossa al trainer toscano in questo difficile momento, nella gara di sabato – in programma alle ore 14 presso lo stadio “Fattori” di l’Aquila – scenderà in campo con il lutto al braccio.