Cento
12 Febbraio 2016
Presa di posizione dopo le dichiarazioni del sindaco sul caso Renazzo

Anche il Comitato Centesi Onesti contro Lodi

di Redazione | 2 min

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Nella giornata di martedì 26 marzo sono stati intensificati i controlli dei carabinieri nel territorio comunale di Cento (e zone limitrofe) con l'obiettivo di prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche tramite l'impiego dei Nas, che hanno controllato aziende alimentari per accertare il rispetto delle normative sanitarie

unnamed (40)Cento. Dopo la rivolta interna del consigliere Denis Zappaterra (Pd) e la richiesta di chiarezza da parte del segretario locale Marco Pettazzoni (Lega Nord), anche il Comitato Centesi Onesti si schiera contro le dichiarazioni pubbliche del sindaco Piero Lodi sulla petizione sottoscritta da diversi cittadini di Renazzo.

“Il Comitato Centesi Onesti – si legge in una nota stampa – ritiene che sia profondamente sbagliata, inopportuna ed al limite dell’offensivo per i cittadini centesi l’uscita del sindaco Lodi nella quale ha pubblicamente dichiarato che ‘Mandare una petizione è un dialogo tra sordi, partecipare agli incontri è vera democrazia’. Ancora una volta Lodi esterna punti di vista che contrastano con i principi dell’ordinamento giuridico italiano e con le stesse regole adottate e vigenti nel Comune di Cento”.

“Se le petizioni sono previste dalla Costituzione, da numerose leggi, dallo statuto del Comune di Cento, dal Regolamento delle Consulte come possibilità di dare voce al punto di vista dei cittadini, come può un sindaco definirle “Dialogo fra sordi”? Non è un atteggiamento del genere una palese violazione dello Statuto del comune di Cento e dei suoi regolamenti?” si chiedono i centesi onesti.

“Oltre alla questione generale della correttezza, opportunità e legittimità della possibilità di presentare una petizione – incalza il comitato – ci sembra poi che anche le argomentazioni usate da Lodi nel merito siano molto ‘zoppicanti’ e condivisibili solo dai suoi ‘paggetti di corte’. Lodi si è scagliato contro i firmatari della petizione in oggetto dicendo bisognava andare alla riunione che era stata convocata sull’argomento, ma anche quelli che non hanno potuto andare alla riunione o che non sono stati invitati hanno la libertà costituzionale di esprimere il proprio punto di vista”.

Il Comitato Centesi Onesti chiede, quindi, che l’esternazione del sindaco Lodi sulla vicenda sia opportunamente affrontata e discussa nella prossima riunione del consiglio comunale “sempre che le ‘opposizioni’ si accorgano che esiste il problema, perché fino ad ora non hanno fiatato. Solo il consigliere Zappaterra – ad oggi – ha avuto il coraggio di esprimere il proprio punto di vista beccandosi la pronta reprimenda dei solerti ‘paggetti’ del sindaco che con le solite critiche di carattere personale non entrano minimamente nel merito della vicenda in discussione. Ma questa è la scuola Lodi e chi non si adegua è fuori!”.

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