Uno sfregio ai martiri delle Foibe, proprio nel Giorno del Ricordo. Nella notte una mano ignota ha divelto una delle due targhe posizionate nella rotonda di corso Isonzo che sarebbero dovute essere scoperte nella mattina di mercoledì.

In particolare è stata tolta quella che guarda verso via Piangipane (l’altra è in direzione corso Isonzo). Ad accorgersi dell’accaduto gli agenti della Polizia di Stato durante un servizio di monitoraggio.

La Polizia sta ora indagando a 360°, acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, in modo da risalire alla mano – o alle mani – che hanno compito un simile, grave, gesto.

Sul posto si sono portati anche carabinieri e Polizia municipale.

“Un atto vergognoso, vile e raccapricciante – commenta Paolo Spath, consigliere comunale di Fdi-An -. Evidentemente ancora oggi nella nostra città c’è chi vuole negare gli orrori dei partigiani comunisti di Tito e vuole continuare a dimenticare questa tragedia della Storia d’Italia. A fronte di questo gravissimo e inqualificabile atto – fa sapere Spath – ho immediatamente protocollato al comune una richiesta al sindaco per provvedere immediatamente al riposizionamento della targa trafugata, alla loro cementificazione nel terreno, e al posizionamento di una telecamera di sorveglianza attiva 24 ore su 24 sull’intera area della rotonda”.

“Dopo decenni di ‘silenzio di Stato’, a sinistra c’è una ancora chi vuole cancellare la storia. Il raid vandalico contro la targa dedicata alle vittime delle foibe, in Corso Isonzo, è un affronto intollerabile, da condannare fermamente. Ci aspettiamo che il Pd prenda le distanze e si esprima sull’accaduto. Sono emergenze da non sottovalutare”. Lo dice il commissario del Movimento Giovani Padani di Ferrara Gianfranco Guizzardi. “La storia non si cancella, anche se a qualcuno la verità fa male. Ci auguriamo che i responsabili siano presto individuati e puniti con la massima severità. Dopo 70 anni di colpevole oblio sulle foibe, niente e nessuno devono più intralciare la verità storica, anche se scomoda al popolo dei benpensanti di sinistra”.