Attualità
9 Febbraio 2016
Fratelli d'Italia, Movimento 5 Stelle e Forza Italia chiedono a Regione e Comune di intervenire per evitare una "tassa sulla salute"

Parcheggi a pagamento a Cona, la rivolta delle opposizioni

di Redazione | 3 min

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cona esterno“Una procedura di dubbia etica e pessima morale”: così il capogruppo di Fratelli d’Italia (nonchè dottorando al Sant’Anna)  Paolo Spath definisce l’arrivo della della sosta a pagamento di fronte all’ospedale di Cona, vista come una “nuova tassa sulla salute”. Una novità dovuta agli accordi del 2006 tra l’azienda ospedaliera e Progeste, che si aggiudicò l’appalto in project financing per la costruzione e la gestione dei servizi del nosocomio, entrata in vigore dopo la condanna civile del Sant’Anna. Che dovette riconoscere al consorzio i minori introiti dovuti alle piazzole di sosta gratuite (900mila euro all’anno).

Oggi le forze politiche di opposizione (FdI, Movimento 5 Stelle e Forza Italia) chiedono a Comune e Regione di attivarsi per trovare soluzioni per Progeste alternative alla sosta a pagamento. Spath sottolinea in particolare il contributo da 300mila euro per l’ospedale approvato il 27 ottobre 2015 dalla Regione (da destinare ai parcheggi e all’accessibilità), che secondo il consigliere comunale potrebbe essere indirizzato proprio alla copertura degli introiti di Progeste, sgravando l’utenza da parte dei pagamenti. In questo modo secondo Spath si potrebbe puntare a mantenere le stesse tariffe in vigore al vecchio Sant’Anna: 0,60 euro all’ora fino a un massimo giornaliero di 2 euro. Oltre a questo, il capogruppo FdI propone anche di “invitare la giunta regionale, eventualmente con gli altri sindaci del territorio, al reperimento di ulteriori risorse a copertura del disavanzo di Progeste”.

Altra proposta di Spath è quella di eseguire “studi di fattibilità per la realizzazione di ulteriori parcheggi attorno alla struttura ospedaliera per implementarne la superficie utilizzabile e da destinare interamente alla sosta libera” e di “procedere senza indugio e attesa ulteriore alla realizzione di quei progetti infrastrutturali (come la metrolpolitana di superficie, ndr) troppo a lungo solo promessi e che devono essere messi in opera perché organici e indispensabili alla piena fruizione della struttura ospedaliera”.

Dello stesso tenore il Movimento 5 Stelle, il cui consigliere Alessandro Bazzocchi sottolinea come “la sosta nei parcheggi, soprattutto per gli utenti visitatori dei degenti, non può e non deve costituire un ulteriore onere per il cittadino già vittima dei numerosi disagi” e chiede al sindaco e alla giunta “di attivarsi in tempo utile, quindi da subito, con un’azione politica incisiva presso la Regione Emilia Romagna affinché i cittadini non siano costretti a pagare la sosta nel parcheggio dell’ospedale e che a tal fine vengano trovate risorse tra i capitoli di spesa pubblici per i servizi non sanitari, per far fronte a questo impegno oneroso con Progeste”. Una richiesta che segue la storia della costruzione e della gestione del nuovo ospedale che secondo Barzocchi “rappresentano uno degli scandali più pesanti della sanità italiana per i tempi, i costi, la pessima qualità dei lavori e i conseguenti oneri di manutenzione, le inchieste giudiziarie ed ora il peso dei rapporti contrattuali col Consorzio Prog.Este a cui nel 2006 venne affidato l’appalto dei servizi non sanitari con lo strumento capestro del ‘project financing'”.

In consiglio regionale chi prende parola è invece Galeazzo Bignami di Forza Italia, che scrive alla giunta “al fine di scongiurare che i pazienti e gli utenti dell’ospedale siano costretti a pagare il parcheggio per poter accedere al medesimo. Come già evidenziato dalle associazioni sindacali e in particolar modo dal segretario della funzione pubblica Cgil, i costi dell’Ospedale di Cona non dovrebbero ricadere sui cittadini e sui dipendenti”.

Alan Fabbri, capogruppo della Lega Nord, propone invece un’interrogazione all’assessore Sergio Venturi parlando di “collegamenti carenti e inadeguati” che rendono l’utilizzo dell’auto “praticamente obbligato per arrivare a Cona”. Per questo Fabbri auspica “che la dirigenza metta in campo tutte le azioni utili a frenare la sosta a pagamento e che la Regione si faccia parte attiva per scongiurare – come altre volte è stato fatto – l’introduzione del ticket parcheggio”.

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