Cronaca
8 Febbraio 2016
Il questore fa il punto della situazione: "La zona va bonificata, dobbiamo martellare per stroncare lo spaccio"

“La Gad è un nervo scoperto ma stiamo ottenendo risultati”

di Daniele Oppo | 3 min

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IMG_20160208_111558781“La Gad continua ad essere un nervo scoperto di questa città ma con l’impegno in quell’area partito da alcune settimane stiamo ottenendo dei buoni risultati”. Il questore Antonio Sbordone va, come al solito, dritto al punto, senza nascondere le difficoltà ma con un obiettivo chiarissimo: “Quella zona va bonificata e dobbiamo impegnarci per questo anche nel prossimo futuro – assicura -. Bisogna martellare perché lo spaccio lo dobbiamo stroncare, per questo utilizzeremo ancora le unità cinofile: lo voglio dire ai cittadini, ma anche agli spacciatori e ai consumatori”.

L’occasione per fare il punto arriva durante la conferenza stampa di presentazione della nuova dirigente dell’Ufficio prevenzione generale (Upg), Luciana Fusco, che prende il posto di Daniele Pompei, “tornato a casa” con il trasferimento a Roma. Secondo i dati forniti da Sbordone, le operazioni di polizia svolte negli ultimi 15 giorni hanno portato al ritrovamento di 300 grammi di marijuana, 200 di hashish, 4 grammi di cocaina e di un modica quantità di una “new entry” dell’ultima operazione: l’eroina. “È la conferma che la Gad è un centro di spaccio al minuto, io dico anche minutissimo, e per questo è più difficile da controllare ma anche grazie all’impiego del reparto prevenzione crimine Emilia Romagna e delle unità cinofile abbiamo ottenuto un certo impatto”. Se è vero che può essere sollevata l’obiezione che gli spacciatori tendano a spostarsi in zone con meno controlli, Sbordone è però molto sicuro nel riportare l’attenzione su quello che probabilmente è il problema principale in questa lotta: “Bisogna evitare che si incancrenisca la situazione, non possiamo consentire che ci siano zone franche per lo spaccio. Quando si sposteranno ci organizzeremo di conseguenza”.

Una nuova strategia coincisa proprio con l’arrivo della Fusco come dirigente. “Ferrara – afferma – è una realtà abbastanza serena sotto certi aspetti, ma dobbiamo implementare la percezione di sicurezza del cittadino, uno dei modi è la presenza delle divise che impedisce l’attività illecita. Nell’ultimo periodo ci sono stati dei miglioramenti”.

IMG_20160208_111542746Luciana Fusco, 45 anni sposata e con due figli, è laureata in Giurisprudenza e operatore giudiziario dei corpi di Polizia presso l’Università degli Studi di Ferrara. Ha un Master di II livello in Scienze della Sicurezza conseguito presso l’Università la Sapienza di Roma ed è abilitata all’esercizio della professione forense. Arruolata nel 1992 come agente ha prestato servizio presso la questura di Torino e la questura di Roma nel ruolo ispettore dal 1994 al 2010, fino a raggiungere la qualifica apicale di sostituto commissario. In servizio a Ferrara prima presso la Squadra Mobile e poi presso la Sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara, ha frequentato il 101° corso di formazione per commissari svoltosi presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma. Al termine dello stesso è stata assegnata alla questura di Venezia dove è rimasta per due anni e dirige l’Ufficio Immigrazione. Poi di nuovo a Ferrara dal gennaio 2015 come dirigente dell’Ufficio Personale e Tecnico Logistico ed ora come dirigente dell’Upgsp.

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