Cento
8 Febbraio 2016
Zappaterra: "Svolgere il ruolo di consigliere con un sindaco convinto di essere onnisciente ed onnipotente è difficile"

Pd, rivolta interna contro “sua maestà” Lodi

di Redazione | 2 min

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Denis Zappaterra (il primo nella foto a sinistra) in consiglio comunale

Denis Zappaterra (il primo nella foto a sinistra) in consiglio comunale

Cento. Il consigliere del Pd Denis Zappaterra prende le distanze dal suo stesso partito e in particolare dal sindaco Piero Lodi, definito “sua maestà onnisciente ed onnipotente”, che dà l’impressione di “essere un uomo solo al comando, che si appropinqua a terminare sempre più da solo il proprio mandato”.

La dura rivolta interna contro il primo cittadino centese nasce dalle sue recenti dichiarazioni in merito alla petizione contro il progetto di riqualificazione di Renazzo. Secondo Lodi, l’atto della petizione esercitato da alcune centinaia di cittadini renazzesi – contrari al piano di pedonalizzazione del centro – equivale a “un dialogo fra sordi”, mentre la “vera democrazia” starebbe nel partecipare agli incontri organizzati dall’amministrazione.

“Dopo aver letto tali dichiarazioni sulla stampa, sento la necessità di esprimere la mia personale ed istituzionale distanza – annuncia Zappaterra – in quanto tali espressioni sono in palese contraddizione con la Costituzione che all’articolo 50 recita: Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. Inoltre la petizione è un atto democratico previsto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”.

Con la Costituzione alla mano, il consigliere del Pd lancia il suo affondo: “Svolgere il ruolo di consigliere comunale con un sindaco convinto di essere onnisciente ed onnipotente è particolarmente gravoso e difficile, essendo difatti del tutto disprezzato il ruolo proprio del consiglio comunale. Solo per dare un esempio del livello di comunicazione realmente in essere nell’attuale maggioranza io, pur essendo consigliere comunale e pur essendo di Renazzo, ho appreso del progetto di riqualificazione del territorio di mia residenza solo dalla stampa”.

Un progetto che, fra l’altro, sembra non esistere. “Se dalle dichiarazioni pubbliche del sindaco appare che tale riqualificazione possa trovare attuazione con tempistiche rapidissime, negli atti ufficiali tale progetto neanche esiste. Ma cosa importano poi gli atti. E’ sufficiente ciò che dice sua maestà, il sindaco – ironizza Zappaterra -. Egli ha già presentato il progetto (che non c’è) ai frontisti e alle attività commerciali e prossimamente ha promesso che discuterà lo stesso progetto (che probabilmente ancora non ci sarà) nella prossima consulta cittadina”.

Per questi motivi, il consigliere invita il sindaco “ad utilizzare una maggiore prudenza nell’esercizio delle proprie esternazioni pubbliche e a trattare con il massimo rispetto ogni atto democratico proveniente dai cittadini da lui amministrati pro tempore” perché, altrimenti, “l’impressione continua ad essere sempre la stessa: un uomo solo al comando, che si appropinqua a terminare sempre più da solo il proprio mandato”.

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