di Silvia Franzoni
Il bando firmato da Camera di Commercio e Comune di Ferrara, che hanno stanziato un plafond complessivo di 170.000 euro per sostenere gli investimenti in tecnologia per la sicurezza delle imprese del territorio, è andato esaurito: tra il settembre e l’ottobre 2015 sono state presentate ben 222 domande, delle quali 141 ammesse e 126 finanziate. La sicurezza è un problema contingente, una “complessità complessiva affrontabile – spiega il presidente di Camera di Commercio Paolo Govoni – solo con sinergia quale è quella messa in campo con associazioni e amministrazione”.
“Una vetrina in più è un angolo di strada buio in meno”: un’indagine di Banca Italia, come riportano i relatori, attesta che una riduzione del 10% dell’attività economica a livello locale produce un aumento del 6% di furti e del 10% di estorsioni. Ma ai dati impersonali si aggiungono le parole di Paolo Cavalcoli (direttore Confagricoltura Ferrara) che porta sul tavolo la “situazione insostenibile delle nostre campagne, una situazione da medioevo”: ai continui saccheggi si risponde con una “vigilanza fai-da-te sempre più diffusa”. Gli fa eco Giorgio Zavatti (Ascom), evidenziando come “i settori siano colpiti trasversalmente e le tecnologie per la sicurezza siano ora indispensabili”.
Sistema di video-allarme antirapina, sistemi di video-sorveglianza a circuito chiuso, casseforti, serrande, vetrine antisfondamento, telecamere termiche, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna, sono infatti solo alcune delle spese ammissibili (e alle quali corrisponde un contributo specifico) previste dal bando. Ne hanno fatto richiesta, nel solo Comune di Ferrara, 63 imprese (tabaccai, esercizi commerciali in genere, imprese agricole, farmacie) del centro storico (25%), della prima periferia (40%) e delle frazioni (35%). La grande adesione e i risultati registrati sono esempio, ne è convinto l’assessore Aldo Modonesi, di “come il Comune, accusato spesso di fare poco sia invece in prima fila e si impegni in tutte le sue competenze, senza sostituirsi alle forze dell’ordine”. La funzionalità di un “dialogo naturale” tra Camera di Commercio e amministrazione assume carattere quasi eccezionale per il direttore generale Mauro Giannattasio, “un motivo d’orgoglio per Ferrara che su questo tema fa da apripista”.
Il bando, dunque, è riuscito a dare una prima risposta alle imprese richiedenti (ma non a 13 di loro, la cui domanda, benché ammessa, non è potuta esser finanziabile per esaurimento delle risorse) servizi in materia di una problematicità attualissima: lo testimoniano tre imprenditori presenti all’odierna conferenza stampa, lodandone “al di là dell’indubbio valore economico dell’iniziativa – concordano – anche il rapporto e il dialogo attivatosi”.
E dopo il successo registrato, si ragiona della replica: “stiamo pensando di rinnovare il bando per le imprese – illustra il sindaco Tiziano Tagliani – magari in forma diversa anche per il 2016”, e si prevedono, come già annunciato, interventi analoghi “anche su case private – precisa Modonesi – soprattutto nel forese”.
Per la Camera di Commercio, l’esito positivo si accompagna però alla preoccupazione per un piano di riordino (quello previsto dalla Delega per la Riforma della pubblica amministrazione) che “rischia di creare disvalore: la Camera di Commercio – conclude il presidente Govoni – deve sopravvivere fintanto che è utile alle imprese e noi in 4 anno abbiamo finanziato 4000 imprese, di cui solo 3 hanno chiuso; mi pare che anche i risultati di oggi dimostrino la nostra importanza”.
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