Economia e Lavoro
2 Febbraio 2016
Nessuna certezza per i dipendenti. Spiazzati anche i sindacati e l'amministrazione

Chiude Semeraro, 15 dipendenti in cassa integrazione

di Redazione | 2 min

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ImmagineIl punto vendita Semeraro a Pontelagoscuro ha chiuso i battenti. L’ha fatto ieri, lunedì 1° febbraio, quasi in sordina. Un fulmine a ciel sereno non solo per i 15 dipendenti (che ora sono in cassa integrazione), ma anche per i sindacati (che sono stati avvisati solo quattro giorni prima) e per l’amministrazione comunale (che solo ora si metterà in moto per chiarire la situazione).

La nota azienda di arredamento aveva già richiesto l’anno scorso un concordato in bianco per il negozio in via Padova per poter uscire dal periodo buio senza dichiarare il fallimento. A quel tempo era stato aperto un tavolo ministeriale ma poi non se ne è saputo più niente. Almeno fino a ieri. E non c’è stato modo di discuterne.

Solo giovedì, infatti, la Filcams Cgil è stata avvertita della chiusura. Che, però, “si spera possa essere solo momentanea, magari con l’entrata in gioco di un nuovo gestore”. Ma il punto interrogativo rimane: che ne sarà del punto vendita e dei suoi dipendenti? “Semeraro non ha ancora definito nessun piano per il futuro per il mobilificio – fa sdapere il sindacato -, ovvero non ha comunicato ai suoi dipendenti se intenderà ristrutturare, cambiare gestione o chiudere definitivamente”. I lavoratori sanno solo che sono in cassa integrazione fino a giugno. Poi più niente.

“Domani (oggi, martedì 2 febbraio) chiederemo chiarimenti al tavolo ministeriale per provare a capirci qualcosa di più perché è una modalità strana avvisare due giorni prima di chiudere un negozio” assicura l’assessore alle attività Produttive Caterina Ferri, rimasta spiazzata dalla notizia della repentina chiusura, così come i 15 dipendenti che ora si ritrovano in cassa integrazione senza nessuna certezza per il futuro.

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