I casi freddi (o cold case come li chiamano gli anglosassoni) sono difficili da chiudere: il tempo passato è spesso l’ostacolo principale ma una buona fetta del problema è creato anche dall’assenza di risorse economiche sufficienti per le indagini.

Così i deputati del Pd Alessandro Bratti e Paola Boldrini hanno chiesto al governo di fornire al circondario di Ferrara risorse aggiuntive per la polizia giudiziaria. “”Il circondario di Ferrara è stato, negli anni, segnato da alcuni casi giudiziari che la locale procura della Repubblica è adesso in grado di fare oggetto di nuovo e utile interesse”, osserva Bratti che ricorda i casi di Willy Branchi, Nicola Bonetti, Viviana Manservisi e di una novantenne e della sua badante polacca. “L’efficacia delle indagini in materia di casi irrisolti è condizionata, molto spesso, alla disponibilità di risorse investigative quantitativamente e qualitativamente adeguate – afferma il deputato -. Per questo motivo insieme alla collega Paola Boldrini ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per sapere come, di fronte all’atteso aumento di questo tipo di indagini, sono organizzati i reparti specializzati delle forze di polizia, se sono previste modifiche in merito all’organizzazione e alle dotazioni e soprattutto se non ritenga necessario fornire in tempi brevi al circondario di Ferrara risorse aggiuntive alla polizia giudiziaria, anche in termini di personale, al fine di affrontare efficacemente le indagini investigative su casi ancora irrisolti”. Il deputato ribadisce infine, come la corretta gestione dei cosiddetti cold-case “consente allo Stato di affermare con forza la sua volontà di combattere l’impunità per i delitti contro la persona a prescindere dal passare del tempo, rassicurando in questo modo anche i parenti delle vittime”.