2 Dicembre 2015
L'agenzia ambientale diffonde i dati sulla qualità dell'aria rilevati durante i periodi di accensione

I controlli Arpa sulle torce del Petrolchimico

di Redazione | 3 min

IMG_3080Gli scorsi giorni alcune torce del petrolchimico sono entrate in attività e hanno portato molti cittadini a preoccuparsi e inviare numerose segnalazioni sia ai vigili del fuoco che alle redazioni che, infine, all’Arpa.

Proprio l’agenzia ambientale, per mano del suo direttore provinciale Pier Luigi Trentini, ha effettuato delle rilevazioni sia sulle torce che sulla qualità dell’aria nei giorni della loro accensione.

Dai controlli è emerso che la Torcia B7/E Lyondell Basell si è attivata a causa del blocco di un compressore di recupero off-gas. “Tale avaria – spiega Arpa –  è compresa nell’elenco di quelle valutate preventivamente e ha come conseguenza l’attivazione delle torce ai fini della sicurezza impiantistica e conseguentemente dei luoghi di lavoro. La durata del fenomeno è stata dalle ore 17.30 del 21 novembre alle ore 17.17 del 22 novembre, non continuativa e ha coinvolto sostanze quali azoto, propilene, etilene e propano”.

Le torce C6 e C7 Yara si sono attivate “a seguito dell’avviamento dell’impianto Ammoniaca precedentemente comunicato dal gestore con nota protocollata, pertanto della possibile attivazione di tali dispositivi si era a conoscenza”, assicura Trentini che prosegue: “Preme sottolineare ancora una volta che l’avviamento dell’impianto ammoniaca non può avvenire senza l’attivazione delle torce C6 e C7 che funzionano sia come dispositivo di emergenza sia come parte d’impianto coinvolto nell’avviamento e pertanto espressamente autorizzate con Aia nazionale rilasciata dal Mattm. Le difficoltà riscontrate nell’avviamento dell’impianto F55 ammoniaca, sono riconducibili al recente revamping generale del reparto che sebbene migliorativo dell’insieme, potrebbe aver generato un ritardo nella reazione chimica di sintesi dell’ammoniaca. La durata del fenomeno è stata dalle ore 16.25 del 19 novembre alle ore 18.14 del 30 novembre, non continuativa e ha coinvolto sostanze quali metano ed idrogeno, unitamente ad anidride carbonica e azoto per il flussaggio”.

Che dire della qualità dell’ara? Arpa ha analizzato il periodo 19-30 novembre tramite le due centraline Barco Nuova, sita in via Bentivoglio e Cassana, sita in via Giacomo Franco. “Si precisa – spiega Trentini – che le stazioni di Barco Nuova e Cassana sono stazioni locali industriali che, pur non facendo parte Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria (RRQA), vengono gestite da Arpa con modalità del tutto analoghe. In ogni caso, sia in queste centraline sia nelle altre della RRQA, nel periodo considerato (19-30 novembre 2015) nel complesso le concentrazioni degli inquinanti gassosi rilevati (NO2, Benzene, CO e SO2) non presentano elementi di criticità e risultano inferiori ai limiti previsti dal D.Lgs 155/2010. Per quanto riguarda le polveri (PM10) sono stati riscontrati superamenti del valore limite giornaliero (50 ug/m3) nei seguenti giorni: 19 e 28 novembre nella sola stazione di Barco Nuova, 29 e 30 novembre in tutte le stazioni. Tali superamenti – conclude il direttore Arpa – sono comunque in linea con i dati tipici della stagione e sono ascrivibili ad una situazione di criticità generalizzata. Le analisi specifiche sui microinquinanti organici (Idrocaburi Policiclici Aromatici) sono ancora in corso”.

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