“Le parole di Tagliani fanno rabbrividire”. Il capogruppo leghista in Regione, Alan Fabbri, replica alle affermazioni del sindaco e presidente della Provincia Tagliani che, nel rispondere alla proposta un’azione collettiva dei sindaci del territorio contro il decreto che ha affossato i risparmi di migliaia di azionisti e obbligazionisti subordinati Carife, ha affermato che da mesi sta lavorando a una soluzione del caso della banca cittadina.
“Da mesi sta lavorando a una soluzione del caso-Carife? – attacca Fabbri – Ebbene, l’esito è stato il più infelice che si potesse pensare. Spiace inoltre che, in un momento di estrema emergenza come quello attuale, attenda tre giorni per decidersi a intraprendere un’azione collettiva insieme agli altri sindaci a tutela dei risparmiatori, come ha meritoriamente proposto ieri il nostro sindaco Fabio Bergamini. Non è il momento della polemica, caro Tagliani, bisogna stare uniti. Spero e credo nel tuo buon senso. La priorità assoluta è tutelare i ferraresi, scippati dallo Stato”.
Fabio Bergamini, sindaco di Bondeno, aveva lanciato la proposta di una azione collettiva tra primi cittadini a tutela dei rispamiatori, e Fabbri spera che i sindaci rispondano numerosi. “Abbiamo già avvocati che ci hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare. Siamo dalla parte di azionisti e obbligazionisti traditi, percorreremo tutte le strade per opporci a questo furto di Stato: il governo ha approvato domenica un provvedimento-saccheggio che è pure incostituzionale”.
“Invito tutte le istituzioni territoriali – conclude Fabbri – a unirsi per intraprendere tutte le azioni possibili a tutela dei risparmiatori. Il decreto 183 è una truffa legalizzata che ha saccheggiato decine di milioni di euro dai nostri territori. Qualcuno dovrà risponderne, e non solo con la propria coscienza”.
Fabbri fa sapere di aver “chiesto un incontro con il direttore d’area di Carife per avere un quadro più dettagliato della situazione: “Vogliamo sapere quanti cittadini sono stati truffati e sollecitare maggiore attenzione e sensibilità nei confronti dei clienti: parliamo di persone che – per il colpo di mano del governo – hanno perso i risparmi di una vita, spesso tramandati di padre in figlio. La situazione è drammatica”.