E’ morto venerdì sera Stelio Marussi, di Copparo. Aveva 77 anni appena compiuti. La gran parte della sua vita lavorativa si è svolta nell’ex stabilimento Ala di Copparo, dove ha svolto una lunga e appassionata attività di sindacalista interno.
L’ho conosciuto alla fine degli anni settanta del secolo scorso: mi ha insegnato a valutare i fatti della vita partendo sempre dal punto di vista della parte più debole, e ad agire prima ancora di sapere da che parte stia la ragione o il torto, perché è intollerabile che esista una posizione svantaggiata e umiliata: la “politica” viene dopo.
Per Stelio era una propensione istintiva dell’animo, l’ho invidiato per questo e gli sarò sempre grato per l’amicizia che ci ha legato. Aveva un carattere deciso, mai arrogante ma volte brusco, perché non poteva perdere tempo con l’ipocrisia: ha rinunciato per questo ad una possibile carriera nel sindacato, per il quale si è adoperato come volontario nella sede copparese della Cisl, quando è andato in pensione.
Si dichiarava non credente, ma una delle amicizie più grandi che abbiamo condiviso è stata con un sacerdote, ed è morto con un piccolo crocifisso al collo, dono di suo nipote Sebastian.
Ciao Stelio!
Alessandro Tagliati