Mesola
26 Novembre 2015
Letture e musica per ricordare le donne vittime di violenza. Alla serata anche la madre della 21enne uccisa dal padre

Mesola ricorda Ishrak nella giornata contro la violenza sulle donne

di Redazione | 3 min

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Di Valentina Faggion

Ishrak Amine

Ishrak Amine

Mesola. C’era anche la madre di Ishrak, la 21enne marocchina uccisa dal padre in un raptus omicida il 5 ottobre scorso, in mezzo al folto pubblico che in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne si è radunata nel Comune di Mesola per un momento di raccolta e di riflessione. Una serata in cui i discorsi dei rappresentanti della giunta si sono alternati alle letture di brani e testimonianze sul problema della violenza domestica che, anche nel 2015, è fonte di drammi familiari e tragiche notizie di cronaca.

L’assessore Lara Fabbri ha aperto la serata ringraziando i presenti: “Sono felice di vedere una così ampia partecipazione a questo incontro, che ha come scopo quello di ricordare e soprattutto sensibilizzare i cittadini nei confronti di una tematica che molto spesso viene sottovalutata, ma che purtroppo ci tocca da vicino”.

Gli organizzatori hanno deciso di dividere in due parti la serata. Nella prima parte, l’assessore Lara Fabbri e la bibliotecaria Fabrizia Mignatti hanno riportato alcune testimonianze di donne uccise da membri delle loro famiglie, leggendo alcuni brevi racconti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini. Momenti resi maggiormente emozionanti e toccanti grazie alla musica del professore Giuseppe De Santis, che con la sua chitarra ha intervallato le testimonianze riportate dalle due organizzatrici.

6435f54b-4faa-42f9-8d76-4355a39f6159 (1)“La seconda parte della serata abbiamo deciso invece di dedicarla a messaggi di speranza – ha continuato l’assessore Fabbri -, questo perché non tutti gli uomini sono violenti nei confronti delle loro donne, ma nutrono verso di esse grande amore e rispetto”. L’incontro infatti è poi continuato con la lettura di poesie di Eugenio Montale e Khalil Gibran, dove appunto i poeti esprimevano il loro amore e la loro devozione per le donne.

L’evento è poi terminato con l’intervento del sindaco Padovani: “Sono passati molti anni dal 1974 e quindi dalla riforma del diritto di famiglia, ma purtroppo, visto ciò che continua ad accadere in Italia, credo che dovranno passare ancora molti anni prima che questa legge venga effettivamente rispettata dai cittadini. Voglio ringraziare gli organizzatori di questa serata e il pubblico che ha partecipato; sono inoltre felice di notare anche una partecipazione maschile, che molto spesso non si trova a eventi di questo tipo. Lo scorso 31 maggio a Bosco Mesola – ha continuato il sindaco -, in occasione di una sfilata di abiti da sposa, gli organizzatori mi hanno chiesto di tenere un discorso sul femminicidio e sulle donne vittime di violenza e, insieme all’assessore Fabbri e a Paola Castagnotto del Centro Donne Giustizia, ho provveduto a soddisfare tale richiesta, stupendomi positivamente di come, in quel momento di festa, tutto il pubblico si fermò a riflettere su di una così importante tematica. Ma in quel momento mai avrei pensato a cosa sarebbe potuto accadere di lì a pochi mesi nel nostro Comune. Proprio per questo voglio ricordare che purtroppo le vittime di violenza e gli uomini violenti sono intorno a noi e non così lontani come si vuole molto spesso credere; per questo invito tutti a non ignorare questi problemi e in caso di necessità non bisogna assolutamente evitare di rivolgersi alle autorità competenti, che potrebbero proprio dare quel tipo di aiuto utile anche a salvarsi la vita”.

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