di Silvia Franzoni

Il 50° anniversario dell’insediamento a Ferrara del Consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro è stato tanto una cerimonia quanto una occasione di aggiornamento grazie al workshop ‘Il mercato del lavoro tra riforme e semplificazioni’ organizzato nella mattinata di oggi presso la Camera di Commercio.

Sono 28.000 i consulenti nel Paese, 73 – e 4 praticanti – nel territorio ferrarese: “il nostro quotidiano intervento – introduce la presidente dell’Ordine provinciale Consulenti del Lavoro Ferrara Nicoletta Meloncelli – ha arginato la dilaniante perdita del lavoro, il nostro ruolo è divenuto primario soprattutto dopo la crisi che ha colpito il Paese e ogni giorno ci impegniamo per rendere fluido l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro”. I festeggiamenti per i primi 50 anni dell’Ordine si dipanano anche attraverso l’intervento del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha sottolineato – in un intervento scritto fatto pervenire ai relatori – il compito dei consulenti a “rendere efficiente, equo ed incisivo il mercato del lavoro”, un compito che, con la Riforma del Lavoro, si declinerà anche nel “supporto e nell’analisi dell’efficienza delle scelte prese”.

I saluti e gli auguri giungono anche dalle autorità cittadine, dal prefetto Michele Tortora, dal questore Antonio Sbordone, dall’assessore al Bilancio Luca Vaccari e dal prof. Guido Balandi, docente Unife di Diritto del lavoro. Ed è questa l’occasione di riflessione: “il sistema Paese – evidenzia Tortora – è cambiato molto da cinquant’anni a questa parte: è più ricco di 50 anni fa, ma è permeato da un sentimento di sfiducia e rassegnazione, nonostante segnali di miglioramento”. E in questi mutamenti “che hanno portato alcune professioni – spiega Vaccari – a sparire, altre a nascere, il ruolo dei consulenti del lavoro è importante, soprattutto per il tessuto economico del ferrarese”.

La figura del consulente sta infatti in mezzo tra “la normativa scritta e il diritto applicato”, precisa Balandi, “e nel nostro Paese, il Paese della piccola e media impresa, è una figura fondamentale”.

Un concetto che è stato anche al centro della relazione della presidente dell’ordine, Nicoletta Meloncelli: “A noi compete il ruolo di sostenere le imprese nel processo di adeguamento della propria organizzazione e nell’aiuto nel rispondere alle sfide che devono quotidianamente affrontare le aziende, condividendo con loro i problemi che devono via via affrontare e risolvendoli in tempi strettissimi, per restare sul mercato”.

Tra i saluti rivolti alla platea, il più tecnico è quello di Barbara Celati (dirigente Servizio lavoro, formazione, istruzione, politiche sociali della Provincia di Ferrara): il suo excursus sulle riforme legislative in materia di Lavoro è infatti mirato a chiarire un quadro normativo confusionario, che per l’avvocato Luca De Compadri (Consulente del lavoro dell’Ordine di Mantova) è segno di quanto “sia proprio la dinamica empirica – ammonisce De Compadri – del lavoro a sfuggire a chi ha scritto queste norme”.

Anzitutto la questione delle Provincie, “che saranno sì soppresse ma ad oggi sono ancora esistenti, seppure ridimensionate per competenze – spiega Celati – e rese enti di secondo livello”; poi la costituzione – prevista dal decreto legislativo 150 del settembre scorso – di una rete nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), che “permetterebbe un’omologazione nell’erogazione dei servizi e una corretta gestione delle norme in materia di lavoro”; ma l’auspicio è per il mantenimento del ruolo delle Regioni, “perché non esiste – conclude Celati – un solo mercato del lavoro a livello nazionale: questo ha, per propria natura, una forte identità regionale”.

Dopo il workshop i consulenti del lavoro hanno tenuto un convivio presso l’istituto alberghiero “Vergani”.