Cronaca
25 Novembre 2015
Tanti i temi importanti: vulnerabilità dei delta, cambiamenti climatici, rischi costieri e gestione delle zone portuali

Una conferenza sugli ambienti costieri del Mediterraneo

di Redazione | 3 min

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costa-rei-526164_1920Da mercoledì 25 a partire dalle ore 9.30 e fino a venerdì 27 novembre presso Palazzo Tassoni, (via della Ghiara, 36), si terrà la 3rd Coastal and Maritime Mediterranean Conference CM², (Conférence Méditerranéenne Côtière et Maritime), iniziativa che si occupa dello studio degli ambienti costieri mediterranei, organizzata dal professor Paolo Ciavola e da Clara Armaroli del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Università di Caen in Francia e Polemer Mediterranee.

Nel corso della conferenza, che sarà bilingue inglese-francese, saranno trattati temi importanti come la vulnerabilità dei delta ed i cambiamenti climatici, i rischi costieri, la gestione delle zone portuali e la possibilità di generare energia elettrica dal moto ondoso.

“Le prime due edizioni si sono tenute in paesi dell’Africa settentrionale di lingua francofona – afferma Ciavola –. Credo, vista la presente situazione geopolitica dopo gli attentati di Parigi, che abbia un significato particolare che la conferenza quest’anno si tenga in Europa, considerato il fatto che riunisce circa una settantina di scienziati da Francia, Italia, vari paesi Europei (Olanda, Spagna, Regno Unito, Germania) e paesi del Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria). Mi farebbe piacere se con questa azione si desse risalto al fatto che la scienza riesce a superare i confini culturali e religiosi che separano i paesi del bacino del Mediterraneo. Nel contesto delle variazioni climatiche è necessario che i paesi che si affacciano su tale bacino coordinino le politiche di difesa ed adattamento costiero. Paesi più ricchi e scientificamente più sviluppati come quelli dell’Unione Europea possono assistere i paesi in via di sviluppo fornendo competenze. Si deve puntare sull’educazione permanente dei tecnici in posizioni chiave in questi paesi ed al tempo stesso formare nuovi giovani”.

“E’ un momento molto importante per il nostro Ateneo. Come ha sottolineato il Rettore in più occasioni, dobbiamo puntare a rendere sempre più la nostra Università una sede di formazione ed eccellenza a livello internazionale, attraendo studenti stranieri affinchè qui si vengano a specializzare – prosegue Ciavola, coordinatore della laurea magistrale a doppio titolo in Scienze Geologiche con l’Università di Cadice – In questo senso il fatto che alcuni Dipartimenti stiano iniziando a svolgere didattica in lingua inglese permette di superare anche le barriere linguistiche.”

La conferenza si concluderà venerdì 27 novembre con una visita alla sala operativa del Progetto Mose a Venezia, organizzata in collaborazione con la ditta Thetis ed il Consorzio Venezia Nuova. “Gli atti della conferenza saranno disponibili gratuitamente in rete – conclude Ciavola – L’accesso alle pubblicazioni scientifiche gratuite è un altro passo importante che abbiamo voluto compiere in questa occasione, molte volte in paesi più svantaggiati dei nostri, i tecnici non riescono ad accedere ad informazioni per i costi di acquisizione delle stesse”.

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