Il suo sogno di vedere più alberi in città verrà realizzato. Non dalla sua Milano, alla quale aveva chiesto un cachet ‘verde’ per tornare ad esibirsi alla Scala, ma dalla sua Ferrara che al maestro ha già intitolato il teatro comunale. Sarà dedicato a Claudio Abbado il bosco che verrà realizzato in via Panetti a Barco e che inizierà a prendere vita sabato 21 novembre, in occasione della Giornata nazionale degli alberi, con la piantumazione della prima quercia. Entro fine novembre verranno impiantati tutti gli altri alberi del bosco, realizzato con il supporto di Amsefc e la collaborazione degli assessorati comunali all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici e al Verde, i quali sono stati offerti dal Garden Club, dal Soroptimist Club, dal Rotary Club di Ferrara e dagli amici di Maria Teresa Mayr Giovannini.
Il direttore d’orchestra aveva due grandi passioni: la musica e la natura. La figura di giardiniere e ambientalista era stata omaggiata lo scorso 20 gennaio, a un anno esatto dalla scomparsa, in un incontro al Ridotto dove era stato presentato come ipotesi di progetto questo bosco in città. A dieci mesi da quell’incontro si torna a teatro (appuntamento il 21 novembre alle 10 al Ridotto) per presentare lo stato di avanzamento dei lavori, che prenderanno ufficialmente il via alle 15.30 con la messa a dimora della prima quercia.
“Vogliamo tenere vivo il ricordo del grande maestro ricordando un aspetto peculiare della personalità di Abbado, amante di fiori, giardini e spazi verdi a cui si dedicava con passione – annuncia il sindaco Tiziano Tagliani -. La piantumazione di un bosco in città a suo nome, lascia un segno tangibile nel territorio che valorizza questa sua grande passione, non solo privata ma anche politica. Chi l’ha conosciuto sa che sollecitava gli amministratori a dare segnali concreti di arricchimento delle città attraverso il verde, ora il suo desiderio viene accolto a Ferrara”. “Questo dimostra l’affetto della città nei confronti di Abbado che, dopo l’intitolazione ufficiale del teatro, presenta questa sfida in via Panetti, una strada di confine tra la zona Doro e quella di Barco” aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi.
Il luogo non è stato scelto a caso, come spiegato dalla presidente del Garden Club Ferrara Giulia Vullo. “Il bosco urbano ha delle finalità precise: garantire in uno spazio ridotto il massimo di biodiversità e costituire una barriera di mitigazione ambientale efficace per l’inquinamento. Il bosco sorgerà quindi in un quartiere densamente abitato, il Barco, che però fronteggia la zona industriale. Pensiamo che fornire delle macchie ad alto valore di biodiversità abbia un valore particolare sia per gli abitanti della zona, sia per tutti i cittadini ferraresi che possono venire a visitare questo bosco pieno di poesia anche in bicicletta”.
A rendere realtà questa “proposta di grande devozione nei confronti di un uomo che sapeva indicarci delle utopie di cui abbiamo bisogno attraverso un esempio di elevatissima caratura musicale, sociale e ambientale”, come sottolineato da Vullo, è il paesaggista Manfredi Patitucci. Il progettista anticipa che ‘sfrutterà’ la “densità di piantumazione del piccolo bosco” (lungo 80 metri per 26) “per inserire più specie possibili: la piantumazione di alberi da frutto, alberi tradizionali e arbusti consentirà di creare un’associazione vegetale ad alta biodiversità”. “Il bosco funzionerà – assicura Patitucci – perché porterà un cambio di visione della natura urbana: la sciocchezza dell’erba alta di cui si lamentano i cittadini inizierà a scemare in vista di una sensazione più naturale e più viva per l’ecosistema urbano. Se impariamo dall’ambiente naturale, viviamo meglio”.
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