Sono due le proposte di legge targate Lega Nord, in materia di sicurezza. La prima istituisce norme per la prevenzione e il contrasto di episodi di criminalità; mentre la seconda punta sollecita la modifica dell’articolo 52 del Codice penale e intende regolare il ricorso “all’autodifesa”.
Marco Pettazzoni (Ln) ribadisce l’impegno della Lega in materia di legalità. In un clima di insicurezza percepita diffusa, provocato anche dalla recente aggressione delle due donne di Renazzo, senza contare l’escalation di furti domestici e rapine, che hanno fatto tornare in auge le proposte presentate dal Carroccio, lo scorso mese di agosto: «Le misure in questione – dice Marco Pettazzoni – puntano a ridurre i tempi di attesa necessari per il rilascio del nulla-osta, per la detenzione di armi da fuoco. Un provvedimento forte, ma sintomo della paura e dell’insicurezza percepita dai cittadini, i quali reclamano a gran voce il diritto all’auto-difesa in casa propria. Intendiamo, con questa proposta, chiedere al Consiglio regionale e alle Camere, di modificare la legge sulla legittima difesa, in favore delle vittime di furti e rapine; invitando la Regione a sostenere le spese processuali di chi si è difeso da aggressioni e atti violenti.»
Da mesi, sottolinea Pettazzoni, la Lega si sta battendo per fare approvare in tempi brevi le nuove norme, alla faccia della dichiarata “felicità” sbandierata dal premier Renzi: «Esistono vere e proprie emergenze di ordine pubblico sul territorio, come reati di criminalità comune, che non rientrano nell’elenco dei reati contenuti nell’attuale normativa – dice Pettazzoni –; ma ora la Lega chiede un “giro di vite”, ed anche maggiori tutele per chi si è autodifeso da forme di violenza e sopraffazione.»
In materia di autodifesa, la proposta di legge (sottoscritta anch’essa dall’intero gruppo regionale legista) è rivolta al Parlamento, per andare a modificare le attuali disposizioni normative. «In modo da aumentare ulteriormente le possibilità di autodifesa – chiede la Lega – sgomberando il campo da interpretazioni giuridiche restrittive, che limitano l’efficacia delle norme. Bisogna liberare il campo da dubbi sulla legittimità di difesa, contro aggressioni fisiche e patrimoniali, creando un vero deterrente per i criminali.»