Voghiera
24 Ottobre 2015
Il Comune punta a garantire uno sconto fiscale per chi sottoscriverà i contratti

Affitto concordato, Voghiera valuta gli sgravi sui proprietari

di Redazione | 2 min

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Voghiera. Una maggiore trasparenza ed un aumento della flessibilità della durata contrattuale. Questi i principali vantaggi di chi sceglierà la formula del canone d’affitto concordato, ora disponibile per i residenti del Comune di Voghiera, dopo essere già in atto nei territori comunali di Ferrara e Cento.

A presentare il progetto, frutto di una sinergia di diverse realtà, ci hanno pensato il sindaco di Voghiera Chiara Cavicchi, Milena Grassi del sindacato Inquilini Casa e Territorio, Alberto Conchi dell’associazione piccoli proprietari immobiliari, Paola Poggipollini Unia, Galileo Goretti sindacato nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari e Graziani Patrizia di Federcasa.

“L’idea è nata grazie alle sollecitazioni di alcuni cittadini” – esordisce Chiara Cavicchi – “che hanno verificato la presenza di un percorso da seguire sul territorio voghierese, e che ha coinvolto in eguale misura tutti i sindacati qui presenti. Questo genere di contratto è già esistente in centri ad alta densità abitativa, discorso diverso per i piccoli centri, infatti solo Mesola ha seguito questa strada prima di noi.”

Il canone d’affitto concordato offrirà nuove occasioni sul mercato della locazione liberalizzando la durata contrattuale e, in quanto atto pubblico, garantendo una maggiore trasparenza e permettendo anche contratti transitori. “Oltre a tutti i vantaggi precedentemente elencati, ve ne uno che per adesso non è stato ancora approvato, ma che potrà essere realizzato in quanto è nei pieni poteri del sindaco – continua Goretti – ovvero garantire uno sconto fiscale per la tassazione di competenza del Comune. Questo dovrà essere visto come un ulteriore incentivo a sottoscrivere il contratto”.

Un progetto, come conferma il sindaco Cavicchi, in fase di valutazione “anche in vista della nuova fattispecie di bilancio”. A questo si aggiunge, per evitare scontri tra inquilini e proprietari, l’istituzione di un comitato, formato da un’associazione che regolerà e medierà il rapporto tra le due parti in questione, ricercando un’eventuale conciliazione in caso di discussione. “Inoltre, per evitare i viaggi a Ferrara per presenziare e discutere durante i tentativi di mediazione – ­ ricorda Conchi in chiusura ­ – si è pensato di costituire un’organizzazione che lavorerà sul territorio stesso del Comune in cui si è stipulato il contratto di affitto”.

 

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