Segnali positivi dall’incontro istituzionale di lunedì mattina nel municipio di Ferrara per la soluzione della crisi della Lavoranti in Legno, da mesi in concordato in continuità a causa della crisi del settore delle costruzioni che ha colpito anche l’azienda di serramenti e infissi in legno.
Al tavolo erano presenti, oltre al presidente e al Cda di Lavoranti in Legno, anche Nicola Rossi per la Provincia, i sindacati e il direttore regionale di Legacoop, Igor Skuk.
“È stato un tavolo ‘ferrarese’ in attesa di quello in Regione previsto per il 23 ottobre prossimo – spiega l’assessore comunale Caterina Ferri -. Il presidente e il cda dell’azienda ci hanno informati del nuovo progetto industriale che prevede la creazione di un nuovo soggetto e il mantenimento dell’attività produttiva e anche, il più possibile, della forza lavoro”.
Le speranze di mantenere tutti i posti di lavoro non sono altissime, “al netto di una decina di lavoratori che potrà andare in pensione – spiega l’assessore -, non tutti troveranno collocazione e per questo si è parlato anche di percorsi alternativi come la formazione, la ricollocazione in altre società di Legacoop o anche la creazione di nuovi soggetti imprenditoriali”.
Le notizie tutto sommato positive però non possono portare ancora a cantare vittoria: “È stata sottolineata la fretta nel concretizzare tutto – prosegue Ferri – perché l’azienda entro il 24 novembre dovrà presentare il piano industriale vero e proprio al tribunale ma oggi l’impressione è che si siano fatti passi avanti notevoli, soprattutto rispetto alla situazione di luglio in cui c’era l’ipotesi della chiusura”.
“È chiaro che è una crisi del settore ad aver determinato la situazione perché l’azienda, che quest’anno compie 70 anni di attività, ha sempre investito in innovazione – chiarisce l’assessore – ma, a differenza di altre situazioni simili, il clima è positivo e di grande responsabilità”.