Cronaca
13 Ottobre 2015
L’indagine promoss da Unife ha toccato tutte le regioni costiere italiane con esiti notevolmente positivi

La percezione turistica delle spiagge italiane

di Redazione | 2 min

4708011661_0da7cd3c2aE’ volta al termine nei giorni scorsi l’iniziativa dal titolo “La percezione turistica delle spiagge italiane”, nata e diretta dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, promossa da Umberto Simeoni, Corinne Corbau e da Ilaria Rodella, riguardante la capacità di carico delle spiagge italiane e la percezione turistica delle stesse.

Alla ricerca, svolta durante tutta la stagione balneare 2015, hanno preso parte anche il Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero (Gnrac) e Legambiente.

Grazie al coinvolgimento dei gruppi citati e all’adesione di ricercatori, studenti, tecnici del settore costiero e turistico regionali, provinciali e comunali, nonché alla disponibilità di operatori turistici e gestori, l’indagine ha toccato tutte le regioni costiere italiane, con esiti notevolmente positivi.

Corinne Corbau, Unife: “L’indagine, basata sulla distribuzione e raccolta di questionari che intervistano bagnanti ed operatori del settore turistico, fornirà un quadro nazionale sul profilo turistico degli utenti delle spiagge, sulle criticità gestionale degli arenili, sulla conoscenza delle tecniche di intervento per contrastare l’erosione e sulla gestione integrata della zona costiera (Iczm).”

Ilaria Rodella, Unife: “La collaborazione di Gnrac e Legambiente è stata preziosa in quanto, tramite il loro apporto, sono stati indagati i litorali di quasi tutte le regioni costiere italiane. Inoltre, Gnrac e Legambiente annoverano numerosi esperti del sistema spiaggia che forniranno supporto sia tecnico che scientifico alle ricerche condotte da Unife”.

Enzo Pranzini, presidente Gnrac : “Misurare il livello di conoscenza e le aspettative dei fruitori dell’ambiente costiero è un presupposto essenziale per l’impostazione di politiche condivise di sviluppo e tutela di questa importante parte del territorio. Purtroppo, dai risultati è emerso che i fruitori della spiaggia non conoscono le dinamiche che la regolano e i pericoli connessi alla frequentazione, pertanto è urgente una vera e propria educazione alla spiaggia”.

Giorgio Zampetti, presidente Legambiente: “Turismo come vetrina del territorio, simbiosi tra chi visita e chi ospita. Questi sono i valori che come Legambiente promuoviamo, nella valorizzazione di buone pratiche e strategie di turismo sostenibile che concretizzano un nuovo modo di scoprire e vivere i territori della nostra bella Italia. L’approccio scientifico, unito a un costante lavoro dei volontari su informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, ha garantito il profondo radicamento di Legambiente nella società e sul territorio.”

Umbero Simeoni, Unife: “E’ stata un’esperienza estremamente positiva, che ha aperto nuove prospettive di collaborazione volontaria tra Istituzioni ed Associazioni e i cui risultati verranno presentati in convegni nazionali e pubblicazioni scientifiche. Inoltre nel prossimo anno si sta lavorando per attivare un’iniziativa simile che riguarda i temi inerenti l’applicazione e l’implementazione della Strategia Marina”.

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