“Nei giorni scorsi il circolo Arci Bolognesi di Ferrara è stato chiuso per 30 giorni con provvedimento del questore Antonio Sbordone dopo l’arresto per spaccio del gestore-presidente”, che, “processato per direttissima, è stato condannato a 1 anno 4 mesi e 2.000 euro di multa (pena sospesa), con l’aggravante della detenzione di stupefacente in un locale aperto al pubblico”. E’ quanto scrive Alan Fabbri (Ln) in una interrogazione rivolta alla Giunta, dove segnala che questo circolo Arci avrebbe ricevuto, negli anni, “diversi finanziamenti pubblici per lo svolgimento della propria attività ricreativa, culturale ed artistica, in particolare allo scopo di creare occasioni di socialità positiva per i giovani”. A marzo 2015 la Giunta comunale di Ferrara, ricorda il consigliere, “aveva approvato un finanziamento di 10.000 euro per la realizzazione del Festival musicale Quartiere Giardino e il supporto organizzativo a tre eventi sulla legalità democratica in favore delle associazioni Arci Bolognesi e Arci Ferrara, organizzatrici delle iniziative”.
Fabbri chiede quindi l’elenco di tutti i finanziamenti pubblici, da Regione, Provincia, Comune, ricevuti dal circolo in questione dalla sua fondazione ad oggi e, in un comunicato stampa, chiede che il gestore “restituisca tutti i soldi pubblici che ha percepito”.
Ma il dito è puntato anche sul versante politico: “Ciascuno risponde della propria condotta individuale, ma il gestore dell’Arci Bolognesi aveva anche la responsabilità di una struttura finanziata con soldi pubblici ed è giusto che paghi anche per questo – dice Fabbri -. Quanto all’amministrazione, l’idea di stanziare soldi pubblici per iniziative sulla legalità a un circolo poi chiuso per droga mostra il ‘fiuto’ che questa giunta ha per le iniziative sulla sicurezza. L’assessore che ha proposto e firmato quello stanziamento oggi dovrebbe risponderne politicamente di fronte all’intera città. Il Pd non ne azzecca una”.