L’arresto del gestore del circolo Arci Bolognesi non deve pregiudicare il lavoro di tutta l’associazione Arci. È questo il senso del comunicato ufficiale con cui il consiglio direttivo del circolo prende le distanze da Saverio Soriani, arrestato e condannato per spaccio di hashish all’interno del locale. Lo stesso Soriani, si apprende direttamente dall’Arci, si è dimesso dal proprio ruolo assumendosi personalmente ogni responsabilità dell’accaduto.
“Cari soci ed amici – scrive il consiglio direttivo -, uno di noi ha sbagliato e da subito se n’è assunto la responsabilità dichiarando la completa estraneità del nostro circolo. In uno stato di diritto sappiamo che la responsabilità penale è personale e il nostro socio sta già pagando il grave gesto che mette a repentaglio il lavoro di tanti anni in città e nel quartiere per la cultura, l’aggregazione, la socializzazione. La persona che ha commesso il reato ha immediatamente rassegnato le dimissioni ed è stata da subito allontanata dal circolo in quanto persona non più meritevole di fiducia”.
I responsabili dell’Arci Bolognesi ripercorrono le attività svolte all’interno del circolo, difendendo il proprio operato dal punto di vista delle politiche culturali: “Il mese di chiusura – continua la nota ufficiale – ci servirà a raccogliere le forze per riorganizzarci e ripartire con l’unico strumento che sappiamo utilizzare, la promozione della cultura, quella fatta da giovani per i giovani, quella di chi vive i problemi giornalmente e si sforza col sudore di offrire delle opportunità. Questo è il Bolognesi, nel 2015 ha proposto 64 concerti, 5 istallazioni artistiche, diversi festival, corsi di tango e di teatro, 20 dibattiti, 12 presentazione di libri, 25 workshop, 20 associazioni coinvolte, assemblee, riunioni, coordinamenti, circa 3000 socie e soci di tutte le età”.
Contattato da Estense.com, il presidente della sezione ferrarese dell’Arci Paolo Marcolini non ha voluto aggiungere altri commenti rispetto a quanto dichiarato dal consiglio dell’Arci Bolognesi, spiegando di appoggiare pienamente sia la presa di distanza dal (ormai ex) gestore, sia l’auspicio affinché il circolo possa continuare le proprie attività culturali.