Cronaca
9 Ottobre 2015
L'Ateneo sottoscrive una serie di impegni per tutelare maggiormente i lavoratori

Unife e sindacati siglano un’intesa sugli appalti

di Daniele Oppo | 2 min

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Appalti per i servizi più trasparenti, più tutele e diritti per i lavoratori e l’invito al ministero dell’Economia e delle Finanze affinché Ferrara faccia da esempio per il resto d’Italia: è il succo dell’intesa siglata da Unife con i sindacati confederali nella mattina di venerdì.

“È un’iniziativa proposta dai sindacati che immediatamente abbiamo condiviso – spiega il rettore Pasquale Nappi -, perché la nostra amministrazione ne ha compreso le finalità. Siamo soggetti a obblighi di legge che però non sempre garantiscono il rispetto delle tutele dei lavoratori”.

L’intesa dunque ha lo scopo di segnare una svolta, nei limiti del possibile, in materia di appalti pubblici di servizi con alcuni impegni fondamentali: l’utilizzo del criterio dell’offerta economica più vantaggiosa anziché quella del massimo ribasso nei bandi di gara; la verifica dell’adeguatezza del valore economico dell’offerta rispetto al costo e del lavoro e a quello della sicurezza dei lavoratori; la previsione di una “clausola sociale” che tuteli i livelli occupazionali nel caso di rinnovo dell’appalto con altri aggiudicatari; la possibilità di intervento sostitutivo dell’Ateneo nel caso di mancato pagamento degli stipendi e dei contributi e, infine, un lavoro di comunicazione periodica alle organizzazioni sindacali.

Unife e sindacati confederali hanno inoltre firmato una lettera congiunta diretta alla Consip, la centrale di committenza pubblica, affinché utilizzi le stesse regole nei bandi di propria competenza.

Misure che, spiega Raffaele Atti, segretario generale della Cgil, servono a evitare anche “fenomeni distorsivi e di dumping nel lavoro”, con “attenzione anche all’uso distorto della forma cooperativa”.

“La provincia di Ferrara è da anni impegnata nella materia degli appalti – osserva Bruna Barberis della Cisl -: ovunque è un problema e con la Provincia siamo arrivata a un accordo dopo tre anni di trattative. Si arriva a un protocollo come questo solo grazie alla volontà di tutte le parti di assumersi delle responsabilità, è l’esempio che se si vuole, si può fare, significa non solo governance del lavoro, ma governance del lavoro sano”.

Massimo Zanirato, segretario generale della Uil, elogia i tempi celeri con i quali l’amministrazione dell’Ateneo estense ha deciso di arrivare a un accordo: “Ci abbiamo messo poco tempo e si tratta di un accordo volontario, è segnale che si è capita l’importanza della posta in gioco. Attraverso accordi come questo l’Università promuove la cultura della legalità. È un esempio positivo e il prossimo nostro impegno – annuncia – sarà quello di andare verso il mondo del lavoro privato”.

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