“Sul cda di oggi (giovedì, ndr) del Fondo interbancario si è creata un’aspettativa molto elevata che per me non doveva crearsi, per Carife non cambia nulla”. La notizia che il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha approvato il piano di salvataggio di Banca delle Marche non colpisce più di tanto Riccardo Maiarelli, presidente della Fondazione Carife.
L’aspettativa si era creata perché secondo alcune voci il fondo avrebbe discusso anche dell’ormai famoso “veicolo” con il quale compiere il salvataggio delle banche commissariate, ma non sembra siano state prese ancora decisioni in materia. Il Cda ha ufficialmente provveduto solo a impegnarsi per il salvataggio dell’istituto di credito marchigiano: “È la stessa cosa avvenuta da noi a maggio – spiega Maiarelli – ma la cosa più importante ora è vedere cosa verrà fatto per la società veicolo, ma al momento si è in attesa che il Governo italiano recepisca la direttiva europea”.
Il presidente della Fondazione parla anche dell’ipotesi Bad Bank, senza mostrare troppo entusiasmo: “L’Italia è in grave ritardo su questo, ma è una questione molto più grande di noi: guardiamo a oggi, al nostro piccolo e pensiamo al salvataggio di Carife”.