di Francesco Altavilla

Amnesty International Ferrara e Comune di Ferrara insieme contro la pena di morte. Prosegue anche quest’anno infatti, l’impegno dell’amministrazione a fianco della Ong in occasione della “Giornata mondiale contro la pena di morte”, prevista per sabato 10 ottobre. In quella data sarà inaugurata dal sindaco Tiziano Tagliani la mostra fotografica “La Camera Scura”, realizzata per sostenere la campagna di Amnesty International contro la pena di morte. Le dodici fotografie di Angelo Di Pietro saranno esposte nel Salone d’Onore della Residenza Municipale sino al 22 ottobre.

Le iniziative connesse, con le quali si vuole “accendere un faro in occasione della giornata mondiale contro la pena di morte”, come ha detto l’assessore Annalisa Felletti durante la conferenza stampa, prevederanno anche una manifestazione in piazza Municipale nel pomeriggio di sabato 10, animata e organizzata dal gruppo “giovani 0-35” di Amnesty International Ferrara, e la rappresentazione dello spettacolo teatrale “Condannato a morte – The punk version” di Davide Sacco, liberamente ispirato al romanzo “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Victor Hugo.

Allo spettacolo, previsto per la mattina di venerdì 16 ottobre, sono stati invitati circa 900 studenti delle scuole secondarie superiori della città. L’idea di coinvolgere i ragazzi nasce dalla consapevolezza che “le giovani generazioni sono la parte di popolazione su cui è necessario e opportuno concentrare la sensibilizzazione” a sottolineato l’assessore alla Cooperazione Internazionale e alle Politiche per la Pace, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione “in prima linea nel contrasto alla pena di morte ed alla tortura”. L’impegno pluridecennale di Amnesty International ha portato negli anni a d annoverare 140 paesi abolizionisti nel mondo (per legge o de facto, ndr.) facendo contare nell’anno 2014 circa 607 condanne a morte, comminate in 22 paesi tra cui Iran, Arabia Saudita, Iraq e Stati Uniti d’America. La Cina non è presente nell’elenco dal momento che non ha mai fornito i dati circa le esecuzioni, ma Amnesty International stima si tratti di quasi il 50% del computo totale delle condanne a morte eseguite nel 2014, mentre l’unico paese ad adottare ancora la pena di morte in Europa è la Bielorussia.