Con una solenne cerimonia, alla presenza del comandante generale della Guardia di Finanza, generale Saverio Capolupo, e delle più alte cariche istituzionali, è stata inaugurata oggi la nuova caserma sede del Comando Provinciale, del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia, intitolata alla memoria del finanziere Bruno Bolognesi, Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Dopo 22 anni di permanenza presso la caserma di viale Cavour, le crescenti esigenze logistiche e organizzative hanno portato a individuare la nuova caserma di via Palestro, rilevando un immobile demaniale, già sede del Distretto Militare di Ferrara, dismessa dall’Esercito Italiano. La nuova struttura, dotata di tutte le più moderne tecnologie, permetterà di conseguire maggiore efficienza per l’istituzione e un rilevante risparmio per l’erario, dato che la precedente struttura era in locazione passiva.
Nel corso della cerimonia il comandante generale ha evidenziato come l’inaugurazione della nuova caserma assuma una forte valenza simbolica e rappresenti un’ulteriore conferma dell’attenzione prestata dal Corpo a un ambito territoriale che, pur caratterizzato da eccellenze produttive di rilievo, è stato fortemente provato dalla sfavorevole congiuntura economica e sta ora tentando di risollevarsi. In questo contesto appare ancor più pregnante il ruolo della Guardia di Finanza nel salvaguardare i contribuenti onesti dalla concorrenza sleale esercitata da coloro che evadono imposte e contributi, che impiegano manodopera in nero, che beneficiano indebitamente di finanziamenti pubblici, che si arricchiscono reimpiegando i proventi illeciti accumulati dalla criminalità organizzata, che alimentano il mercato del falso danneggiando il vero e unico “made in italy”.
Il generale Saverio Capolupo ha voluto inoltre sottolineare come l’intitolazione della caserma al finanziere Bruno Bolognesi costituisca l’occasione di riaffermare i valori fondanti del Corpo quali lo spirito di sacrificio, la dedizione assoluta, il senso del dovere.
Alla fine della cerimonia tutte le autorità intervenute hanno visitato la struttura e apprezzato i reparti archeologici risalenti al IV – V secolo A.C., sequestrati dalla Guardia di Finanza e frutto di illecita escavazione nella Necropoli di Spina, esposti presso la caserma di via Palestro per concessione della Sovrintendenza Archeologia Emilia Romagna.