Per la prima volta al mondo sono stati riuniti cinque esoscheletri, che sono stati messi a confronto in termini di indossabilità, facilità di utilizzo e funzionalità. Ad indossarli direttamente i pazienti vittime di lesioni: Steve, 22enne che a 17 anni è caduto in bicicletta, Micheal, 44enne carpentiere rovinato a terra da un’impalcatura, e Daile, militare a cui hanno sparato durante una missione.
Due di queste macchine sono state presentate per la prima volta in Italia. Una di loro è stata pensata per essere prodotta a basso costo, finalizzata a essere fornita ai pazienti come ortesi facilitante il cammino in esiti di lesioni midollari e cerebrali.
Tutto questo a Ferrara, in occasione del 43° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer). La sessione speciale dei lavori sui progressi dell’assistenza robotizzata al movimento in ambito neuroriabilitativo è stata coordinata dal presidente del Congresso, il professor Nino Basaglia.
Nel contesto delle nuove tecniche e dei nuovi approcci alla riabilitazione delle lesioni riferibile al sistema nervoso centrale sono entrati dei dispositivi esoscheletrici indossabili (simili a una sorta di pantaloni bionici). Queste macchine sono studiate per due scopi principali: come strumento terapeutico per favorire l’apprendimento e il recupero del cammino. Questa tipologia in particolare si pone l’obiettivo di guidare i meccanismi plastici o adattativi del cervello dopo lesioni cerebrali. Tali meccanismi di cascata di eventi biologici, dopo un danno riferibile al sistema nervoso centrale, sono uno dei temi trattati durante il Congresso Simfer, dove si è approfondito come guidarli attraverso nuovi approcci farmaceutici, sempre affiancati a dispositivi riabilitativi. In secondo luogo come ortesi o ausili per raggiungere un cammino funzionale in alcune principali attività di vita.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com