Cronaca
7 Ottobre 2015
I tre ragazzi nello stesso giorno scassinarono un distributore di preservativi per poi introdursi in un centro di pesca sportiva

Presunti ladri identificati grazie alle foto su Estense.com

di Redazione | 2 min

tribunale2Accusati di furto e identificati grazie alle… foto su Estense.com. Un particolare decisivo per il procedimento che vede alla sbarra tre 25enne ferraresi (18enni all’epoca dei fatti) che nello stesso giorno furono protagonisti di un tentato furto a un distributore di preservativi a Pontegradella e di un altro piccolo ‘colpo’ in un club per la pesca sportiva a Cona.

Forse più una goliardata tra amici piuttosto che un vero atto criminale, quello per cui furono indagati i tre giovani: la polizia fermò i tre giovani mentre stavano salendo sulla loro auto, un’Alfa 145, davanti alla farmacia di Pontegradella. La serranda del locale presentava segni di scasso, mentre il distributore di preservativi, posto a fianco dell’ingresso, risultava gravemente danneggiato, con segni di vernice rossa sul muro, traccia riconducibile all’attrezzo usato per scassinare la macchina. Dalla perquisizione della vettura sono stati trovati due piedi di porco, un cacciavite, un piccolo pugnale particolare, una lampada per speleologi e un passamontagna nero di tipo mefisto. Nella seconda vettura c’era una pistola soft air, priva del tappo rosso, a pallini di piombo.

Proprio due di quegli oggetti (la lampada da speleologo e la pistola ad aria compressa) erano stati rubati poche ore prima da un centro di pesca sportiva a Cona. Un furto in parte ripreso dalla telecamere interne del locale, che catturarono i volti dei giovani. Gli stessi volti, si scoprì in seguito, pubblicati sui quotidiani ferraresi dopo l’arresto in flagrante a Pontegradella: un dettaglio fondamentale per riuscire a risalire all’identità dei ragazzi.

Il titolare del locale denunciò la scomparsa anche di 600 euro, che non furono però mai trovati nella disponibilità dei giovani. Al termine dell’udienza preliminare è arrivata l’assoluzione per uno dei tre, insieme alla condanna a due anni (in rito abbreviato e con pena sospesa) per T.S. e al rinvio a giudizio per A.A.. L’avvocato del ragazzo condannato Pasquale Longobucco, proporrà appello dopo la pubblicazione delle motivazioni, in quanto a suo avviso mancherebbero le prove necessarie per una condanna.

 

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