Cronaca
6 Ottobre 2015
Inaugurazione con un tavolo fra clinici, ricercatori e rappresentanti dei pazienti

Il congresso Simfer ha preso il via

di Redazione | 3 min

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È improntato all’innovazione il 43° congresso nazionale della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer), in corso a Ferrara sino al 7 ottobre. E in tal senso anche l’apertura dei lavori, domenica pomeriggio, è stata affidata, in maniera inedita, alla voce dei pazienti, di chi fruisce della ricerca e delle terapie in medicina riabilitativa. A precedere la cerimonia inaugurale è stato infatti il Forum nazionale con le Associazioni dei Malati, delle Persone con Disabilità e del Volontariato.

All’incontro, dal titolo “Consumer involvement e ricerca in riabilitazione”, moderato dalla giornalista scientifica Silvia Bencivelli, ben dieci realtà nazionali hanno portato le loro istanze,per contribuire ad accrescere l’efficacia delle terapie riabilitative e per fornire migliori servizi alle persone con disabilità. I loro interventi sono stati introdotti Silvia Pregno (Modena), che ha relazionato sul tema “Governare la sanità e la ricerca: ruolo cruciale dei quesiti clinicamente rilevanti e degli esiti importanti per gli utenti”, concludendo con una sollecitazione al coinvolgimento dell’utenza nell’indirizzare alla ricerca e indicando realtà e piani d’azione per migliorarne la partecipazione.

Paolo Fogar della Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico ha indicato nella famiglia l’elemento di collegamento, l’anello importante per il processo di riabilitazione. Ha inoltre riferito come “spesso si sia rilevata, rispetto ai tanti bandi ministeriali, un’impostazione che non collega la ricerca con la riabilitazione e non ne facilita l’effettiva fruibilità”. Così Sabrina Nardi di CittadinanzAttiva ha indicato gli elementi indispensabili per la ricerca nella partecipazione e nel coinvolgimento delle persone disabili: “Per fare scelte fornendo evidenze che nascono dall’esperienza e da valutazioni che mettono al centro il punto di vista dei pazienti”. E Alberto Mutti dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili ha evidenziato il ruolo importante delle associazioni, che “rappresentano anche il cuscinetto fra la medicina riabilitativa e i suoi utenti”.

Ha denunciato “il muro di gomma della burocrazia” Roberto Botti dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica: “Il malato ha bisogno di non sentirsi abbandonato dalle istituzioni – ha detto – e deve sperare nella ricerca, a cui richiede di non basarsi solo sui farmaci, ma anche sullo studio dei percorsi che possano garantire un percorso di vita dignitoso”. Mentre Vincenzo Falabella della Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici ha rimarcato l’assenza dei servizi territoriali, nel cui ambito “il paziente dovrebbe riappropriarsi della propria dignità e reinserirsi nel contesto sociale, grazie a interventi strutturati che vanno oltre alla rete ospedaliera”.E Adolfo Balma dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha testimoniato che oggi l’accesso alla riabilitazione non rispecchia le necessità: “ad esempio 44% dei pazienti non si avvale della fisioterapia, del rimanente 56% il 15% vi accede in forma privata”.

Critico Giuseppe Pozzi di Federanziani: “Siamo stanchi nella ricerca di sentire parlare di ‘io’, c’è necessità di fare rete, attuando una rivoluzione culturale”. Per parte sua, Antonino Marra di Parkinson Italia Onlus ha esortato a cominciare dalle piccole cose: “Cominciamo allora a non chiamare il Parkinson morbo, perché allontana e trasmette la sensazione del contagio secondo vecchie dinamiche”. Claudio Marra dell’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale ha sollecitato ha considerare la riabilitazione è a 360°: dalla conoscenza a del male fino all’aspetto psicologico, che coinvolge anche i familiari”.

Al forum è seguita l’inaugurazione, alla presenza dell’assessore regionale Patrizio Bianchi e dell’assessore comunale Chiara Sapigni, di Leonardo Trombelli, presidente della Scuola di Medicina di Unife, del presidente dell’Ordine dei Medici, Bruno di Lascio. La cerimonia è iniziata con il saluto del presidente Simfer Paolo Boldrini e del presidente del Congresso Nino Basaglia, al quale è stata affidata la lettura inaugurale ‘Slow Reabilitation’, seguita dall’intervento di Alberto Adolfo Fabbri su ‘Slow Food’.

Applauditissime le esibizioni del Coro della Città del Ragazzo “Noi come voi”, che sarà ad Expo il 15 ottobre per presentare un brano inedito sull’acqua davanti a BanKi Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, e di Indaco, dimostrazione di danza in sedia a rotelle, specialità parolimpica.

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