Sul futuro di Carife e delle altre banche commissariate si rincorrono ancora voci, ipotesi suggestive, ma poche certezze. L’ultima suggestione è quella della creazione di una “Bad bank”.
Dopo la notizia della proroga del commissariamento fino a novembre e l’idea – paventata dal quotidiano Libero – di una fusione tra Carife, Banca Etruria e Banca delle Marche -, questa volta è Il Corriere della Sera, nel sezione economia, a parlare dell’idea di una Bad bank allo studio dell’autorità di vigilanza.
Secondo il quotidiano di via Solferino, Bankitalia starebbe cercando una “soluzione sistemica” per gli istituti di credito “sull’orlo di una crisi che non sembra trovare soluzione”. Il problema sarebbe che nessuno vorrebbe farsi carico delle perdite di Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca delle Marche, tutte in gestione commissariale e con sofferenze complessive che arrivano a poco meno di 2 miliardi di euro.
L’ipotesi è allora quella di una nuova banca che raggruppi le attività sane dei tre istituti, “garantendo al contempo trasparenza decisionale e prospettiva di continuità” e, dunque, la creazione di una “Bad bank” che gestisca i settori in crisi. Sembra trattarsi dunque di uno step ulteriore rispetto all’ipotesi fatta da Libero la settimana scorsa ma, come dicevamo, si tratta sempre di suggestioni, voci, mentre le lancette corrono.