Cronaca
6 Ottobre 2015
Si era rifugiato in Slovacchia Ivan Pajdek, già arrestato a Ferrara negli anni '96-'97 e conosciuto come il 'ladro acrobata' Huber Sandor

Omicidio Tartari, preso il terzo uomo

di Redazione | 3 min

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Fotogramma BruniSi era rifugiato in Slovacchia in casa dalla sua compagna a Velky Blh, un paesino ai confini con l’Ungheria. E’ lì che il capo dei rapinatori che hanno ucciso Pierluigi Tartari è stato scovato e arrestato il 3 ottobre scorso dalla polizia slovacca. Si tratta di Ivan Pajdek, 51enne che risulterebbe di origine croata, ma la cui nazionalità risulta incerta in quanto è conosciuto dalle forze dell’ordine con diversi alias, tra i quali quello di Huber Sandor, ungherese, l’identità ritenuta più corretta in quanto proprio con questo nome la polizia di Ferrara lo aveva già arrestato tra il ’96 e il ’97. All’epoca Ivan Pajdek, o meglio Huber Sandor, salì agli onori della cronaca come il “ladro acrobata”, dopo aver compiuto una serie di furti nelle abitazioni sulle quali si arrampicava usando dei rampini.

PAJDEK IVAN 1964La sua origine ungherese, del resto, è tradita dallo stesso luogo che ha scelto per rifugiarsi, in Slovacchia, in una comunità di nomadi dove si parla ungherese. Lo stesso paese di provenienza di un altro componente della banda arrestato dalla squadra mobile di Ferrara, il 19enne Patrik Ruszo, e di sua madre Rosy, badante presso l’anziana vicina di Tartari (la donna non è al momento indagata ma la sua posizione è alquanto “borderline”), nonché di alcuni loro parenti. Huber non ha opposto resistenza all’arresto, ma ha tentato di dissimulare la sua vera identità, fornendo uno dei suoi alias e creando qualche difficoltà ai poliziotti slovacchi intervenuti. Alla fine è stato comunque identificato e arrestato e ora si trova in carcere in Slovacchia, in attesa di estradizione, che potrà avvenire tra 10 o 90 giorni.

La fuga di Huber è avvenuta attorno al 20 di settembre, quando se ne andò da Ferrara probabilmente assieme a Patrik Ruszo, per stabilirsi a Udine, dove peraltro i due tentarono un furto d’auto ma vennero sorpresi e furono costretti a scappare. Patrik aveva intenzione di fuggire verso l’Ungheria attraverso il Tarvisio, ma in seguito rientrò in Italia, per motivi ancora da chiarire (forse per recuperare denaro), da dove tentò nuovamente la fuga per essere infine arrestato in stazione a Padova dalla Polfer. Proprio a Udine le strade dei due rapinatori si sono divise, con Huber che si reca a Pordenone, ruba un’auto e si trasferisce in Slovacchia dalla sua compagna.

Con l’arresto del capo della banda, la squadra mobile di Ferrara ha chiuso il cerchio attorno alla banda di tre persone (Huber, Patrik e il primo degli arrestati, il 22enne rumeno Constantin Fiti) che aggredì, rapinò e uccise il 73enne Pierluigi Tartari il 9 settembre scorso ad Aguscello. Non vi è nessun altro ricercato (il cosiddetto quarto uomo emerso fra le ipotesi investigative), nonostante vi siano molte probabilità che si tratti della stessa banda che rapinò e sequestrò in casa per ore una famiglia di Coronella, padre e figlia. In quell’occasione si pensò infatti alla presenza di un quarto uomo che poteva aver fatto da palo all’esterno dell’abitazione, ma che le vittime in realtà non hanno mai visto.

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