Una fusione tra banche in crisi. È questa una delle ultime ipotesi che avanzano in merito alla situazione sempre più confusa che vede coinvolta la Cassa di Rispramio di Ferrara e altri istituti di credito in difficoltà.
Ad avanzarla è un articolo di Francesco De Dominics pubblicato su Libero di venerdì che parla di un “inedito matrimonio multiplo sono protagoniste Banca Marche, Popolare dell’Etruria e Cassa di risparmio di Ferrara”, ovvero delle banche commissariate a rischio bail-in.
Le fonti del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro parlano di un piano che dovrebbe vedere la luce entro il prossimo 20 ottobre, nel frattempo gli occhi sarebbero puntati soprattutto sulla situazione di Banca Etruria.
Secondo l’ipotesi avanza da Libero la mossa servirebbe per ridurre i costi operativi e portare sul mercato un soggetto abbastanza robusto ma i problemi da risolvere non sono pochi: la popolare Etruria dovrebbe cambiare e diventare società per azioni e modifiche saranno necessarie anche per la Cassa di Ferrara (il cui commissariamento nel frattempo è stato prorogato). Secondo l’articolo il passo primario sarebbe quello di creare una holding spa per il controllo dei tre istituti ma, prima ancora, servirà il benestare di Bankitalia, oltre che capire in quale direzione andranno le prossime modifiche normative richieste dall’Europa e non ancora recepite dall’Italia.