Questa volta c’è stato un bando ma nei fatti non cambia nulla: la gara per il progetto Sprar per l’accoglienza l’accoglienza, la tutela e l’integrazione a favore di richiedenti asilo e rifugiati per l’anno 2016, emanato dopo che la giunta ha annullato in autotutela l’affidamento diretto a Camelot a seguito delle contestazioni dell’autorità anticorruzione, è stata vinta da Camelot.
Nella mattina di giovedì è stata completata la procedura con l’apertura della documentazione pervenuta agli uffici comunali e la valutazione della proposta progettuale. La vittoria di Camelot – che da subito aveva affermato la propria intenzione di partecipare al bando – è stata piuttosto facile: la coop sociale è stato l’unico soggetto ad aver inviato la documentazione prescritta nei termini fissati dal bando (ovvero le ore 12 del 29 settembre) e si è aggiudicata l’assegnazione della gestione. L’importo complessivo per l’anno 2016, finanziato dal Ministero dell’Interno, è di 1.093.261,76 (Iva inclusa se dovuta).
Il Comune aveva optato per il bando nell’agosto scorso dopo che l’Anac aveva contestato l’assegnazione del progetto con un affidamento diretto. Nel frattempo la gestione per tutto l’anno in corso era stata mantenuta in capo a Camelot.
Il caso ha fatto molto clamore ed è stato oggetto di dure contestazioni da parte delle opposizioni e anche dalla stampa, rivolte in particolare contro l’assessora Chiara Sapigni.