Comacchio
23 Settembre 2015
Ascolto e accoglienza di donne che vivono condizioni di grave disagio. Sarà operativo a Comacchio e a Codigoro

Presentato lo Sportello anti-violenza Iris

di Redazione | 3 min

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sportello iris 1Comacchio. “C’è una rete di istituzioni ed associazioni forte e convinta. In tre anni sono stati compiuti tanti passi in avanti a sostegno della cultura di genere, grazie alle iniziative promosse e condivise con le associazioni femminili. Il progetto è ambizioso, ma può produrre ottimi risultati e per il grande supporto ringrazio l’Arma dei Carabinieri. Un ringraziamento va alle associazioni femminili, alla Regione, alla Cooperativa Girogirotondo, al Centro Donna e Giustizia, al 118, al consultorio e all’Informagiovani per la straordinaria collaborazione”. Convinta che il progetto “Penelope: donne che tessono reti” sia partito sotto i migliori auspici, l’assessore alle Pari Opportunità Alice Carli con queste parole ha espresso riconoscenza a tutti gli enti e le associazioni che si sono impegnati per l’apertura di un nuovo sportello sul territorio, denominato “Iris”. La struttura, in collegamento con il “Centro Donna Giustizia” di Ferrara, finalizzata all’ascolto e all’accoglienza di donne che vivono condizioni di grave disagio, perchè vittime della violenza di genere, sarà operativa a Comacchio in via Spina 34 al mercoledì dalle 14 alle 18.30 e a Codigoro, in piazza Matteotti 60 il giovedì dalle 8.30 alle 13. Per appuntamento o informazioni sarà operativo un numero telefonico di riferimento (con trasferimento di chiamata, durante i giorni di chiusura): 345-9689898 e 0532-247440.

A introdurre la conferenza stampa di presentazione del progetto è stata questa mattina Patrizia Buzzi, responsabile del Servizio Pubblica Istruzione e Pari Opportunità, la quale ha specificato che “la Conferenza Territoriale Socio-sanitaria ha individuato tre territori nei quali avviare lo sportello antiviolenza Iris, l’uno a Ferrara, l’altro a Cento e il terzo che unisce i Comuni di Comacchio e Codigoro. E’ un progetto che prevede azioni di prima accoglienza e di ascolto per le donne vittima di violenza – ha aggiunto Buzzi -, con possibilità di assegnare una dimora protetta e segreta al di fuori del contesto familiare per i casi più difficili”.

Nato da un protocollo di intesa tra Regione Emilia Romagna, Comune di Comacchio, Comune di Codigoro, Centro Donna Giustizia, Cooperativa Sociale Girogirotondo ed Associazioni femminili, che già da qualche anno conducono iniziative volte a una maggiore diffusione della cultura di genere, il progetto “Penelope” con l’attivazione dello sportello “Iris” è stato ben accolto anche da Carla Carli, direttore della Cooperativa sociale Girogirotondo. “Ci fa piacere entrare in questo circuto – ha aggiunto Carla Carli -, perchè la nostra è una cooperativa di donne, che da sempre si occupa dei bisogni delle donne. Faremo formazione ed informazione adeguata, con il supporto della nostra consulente, la psicologa Angela Gamberini”.

sportello iris 2Ines Cavicchioli, dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi ha accolto con favore l’avvio del progetto, sottolineando che “sono previsti la formazione per i docenti ed il coinvolgimento delle famiglie, per una più capillare diffusione della cultura di genere basata sulla prevenzione”.

Sono intervenute anche Ornella Farinelli (Udi Spazio Donna di Comacchio), Monica Borghi ed Elisabetta Pavani del Centro Donna Giustizia di Ferrara e l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Codigoro, Graziella Ferretti. Quest’ultima ha rimarcato come “l’Amministrazione comunale ha colto con grande apertura e concretezza tutti i percorsi di sensibilizzazione dei cittadini. Questo è un progetto importante e lo si vuole portare avanti con l’aiuto della Regione Emilia Romagna. Faremo di tutto per farlo funzionare”.

Lo sportello anti-violenza “Iris” assicura massima riservatezza alle donne che ad esso si rivolgeranno per segnalare abusi o soprusi di natura psicologica, fisica, sessuale, economica, inclusi stalking, mobbing o violenza assistita. Il servizio è naturalmente gratuito ed è articolato in accoglienza, ascolto telefonico, colloqui individuali, sostegno, sino alla predisposizione di un piano di sicurezza per casi di pericolo grave.

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