Copparo
3 Settembre 2015
La consigliera comunale: "Faccio pubblica ammenda, ma continuerò a lottare per affermare le mie idee"

Frasi shock, la Veronese chiede scusa ma non si dimette

di Redazione | 2 min

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1794761_10201553133015689_1937029720_nCopparo. Chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dalle sue parole, spiega che arrivano da un clima di esasperazione sociale ma non cederà alcuna poltrona in consiglio comunale.

Luana Veronese, il giorno prende la parola dopo la richiesta di dimissioni proveniente dal Pd a causa di parole al dir poco infelici scritte su Facebook e indirizzate alla presidente della Camera Laura Boldrini. “Prendo atto che le parole che si usano quotidianamente non è opportuno usarle in politica e tanto meno nei social media – scrive in una nota -. Resta purtroppo il fatto che le parole che una persona dice ed ingenuamente e poco opportunamente pubblica restano largamente utilizzate nella vita comune a tutti i livelli sociali con sfumature che non tolgono significato alle stesse. Per quanto riguarda quello che io ho scritto e pubblicato sono personalmente convinta che debba delle scuse alle persone (tutte) che si sono sentite offese e qui faccio pubblica ammenda”.

Pubblica ammenda, ma anche una giustificazione: “Vorrei comunque attirare l’attenzione dei moralisti che le esternazioni sopra le righe al limite della decenza sono la conseguenza di uno stato di esasperazione dei problemi irrisolti del nostro paese e della necessità di attirare l’attenzione e l’impegno di tutti su quei problemi. I mezzi per farsi sentire sono molteplici – scrive l’ex candidata sindaco –  ma non tutti hanno la stessa efficacia anche perché tutto dipende dai mezzi che si hanno a disposizione . Io ed altri che non disponiamo di risorse importanti ricorriamo a ciò che c’è oggi di più social per dire la propria e dal momento che siamo persone semplici non abbiamo l’intelligenza di utilizzare il termine “capra, capra” anziché altri ritenuti (siamo d’accordo) offensivi. In ogni caso comunque se questa vicenda ha avuto un risultato positivo – sostiene la Veronese – è stato quello che l’argomento sia diventato di pubblico dominio non solo per le parole infelici che io incautamente mi son lasciata scappare ma soprattutto per il tema della gestione degli immigrati e del comportamento garantista e populista delle massime istituzioni nazionali”.

“Insieme alle scuse – conclude la consigliera comunale – ribadisco comunque che continuerò a lottare con ogni mezzo per l’affermazione delle mie idee contro ogni servilismo, moralismo di facciata e populismo politico che pare tanto diffuso nella nostra comunità”.

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