Cronaca
1 Settembre 2015
Convegno internazionale in occasione dell'iniziativa "One day against brain tumors"

Una giornata contro i tumori al cervello

di Redazione | 3 min

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_MG_1803di Anja Rossi

Ferrara non sarà l’America ma in molte occasioni non si tira indietro e mette a disposizione le proprie energie e la volontà di fare qualcosa per gli altri. È quanto è accaduto anche per la nascita di One day against brain tumors, un convegno internazionale sul glioblastoma, che si terrà a Ferrara il prossimo 11 settembre e ospiterà ben 16 esperti di fama mondiale, di cui otto provenienti dall’estero.

La giornata è stata organizzata e voluta con tenacia da Gian Paolo Cestari, presidente de Il quadrifoglio verde, associazione no profit cittadina nata nel 2014 per sensibilizzare e diffondere la conoscenza su questo tipo di tumore. Cestari, infatti, ha dovuto per forza approcciarsi a questa malattia: “L’idea del workshop è mia, ma è stata profondamente supportata dal dottor Gaetano Finocchiaro dell’istituto Besta di Milano – spiega -. Ho dovuto girare ospedali di tutto il mondo e mi sono reso subito conto di quanto il problema fosse estremamente grave, sia per chi lo vive direttamente sia per chi, come famigliare, deve farci i conti. Il glioblastoma è un problema relativamente giovane, perché ha iniziato a colpire principalmente negli ultimi dieci anni”.

Partendo da un’esperienza personale, Gian Paolo Cestari ha voluto dare attivamente il proprio contributo, supportando e organizzando questo workshop. “Ho subito compreso quanto importante fosse creare un evento che avesse un contenuto scientifico da mettere a disposizione degli ammalati, perché non tutti hanno avuto la possibilità di venire a contatto con medici che diano informazioni concrete”. Per il presidente de Il quadrifoglio verde, infatti, spesso si cerca un’attendibilità e una speranza rispetto alla malattia guardando siti internet “che spesso riportano delle informazioni distorte. A volte, il peggior tumore è la speranza che danno questi siti”.

Il workshop nasce quindi sull’idea di seguire “la strada della scienza, dove ci deve essere grande umanità e sensibilità per spiegare ai pazienti la loro situazione”, conclude Cestari. “L’11 settembre vuole essere un evento volto a creare una relazione con la scienza e con altre persone che vivono la stessa condizione”.

La mattinata verterà su informazioni di tipo scientifico, in cui i relatori porteranno i loro contributi. Nel pomeriggio, invece, il workshop sarà dedicato alle famiglie, che potranno relazionarsi con gli scienziati presenti e ricevere informazioni dirette e dettagliate. Ci saranno inoltre delle borse viaggio per giovani medici under 35, che avranno la possibilità di incontrare i maggiori esponenti in materia. L’evento, hanno voluto precisare Finocchiaro e Cestari, non ha alcuna sponsorizzazione da parte di case farmaceutiche, volendo evitare ogni condizionamento sul tema.

“Il glioblastoma è tra le patologie più severe della neuro-oncologia – spiega Gaetano Finocchiaro -. L’unico modo possibile per agire è contrastarlo fase dopo fase, perché è realistico non abbatterlo ma cercare di migliorare la situazione dei pazienti. Per migliorarla è necessario continuare con la ricerca. Ora sono 14 i nuovi casi all’anno di tumore cerebrale su 100 mila unità, di cui 4 sono glioblastoma; in Italia ne soffrono alcune migliaia di persone e spesso colpiscono anche i bambini. Abbiamo qui dietro una bandiera americana e il convegno lo terremo l’11 settembre. L’America, a differenza dell’Italia, sta conducendo studi e ricerche formidabili in questo come in altri settori. Siamo in una fase di innovazione e con le nuove immunoterapie si guadagnano uno o due anni di vita. Questo è l’unico modo per contrastare la malattia: facendo ricerca e contrastandola fase per fase”.

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