Sport
1 Settembre 2015
Buona parte del merito è certamente dovuto a un gruppo dirigente coeso e determinato

Scherma, dopo i grandi successi l’Accademia Bernardi cresce ancora

di Redazione | 4 min

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Mantenere la categoria era l’obiettivo fissato ad inizio anno dal tecnico Ferdinando De Luca che ha deciso di puntare esclusivamente su atlete nate e cresciute sportivamente parlando all’interno del vivaio cussino, senza cercare rinforzi altrove e la scelta si è dimostrata vincente

scherma ferrara

A destra il nuovo istruttore Alvise Porta e a sinistra il responsabile tecnico Roberto di Matteo

La nuova stagione agonistica sta per iniziare.Si fanno i progetti e si guarda al futuro anche nella scherma ferrarese: è tempo di bilanci e d’investimenti per il futuro.

Dopo le finali dei campionati italiani assoluti di spada che ha visto un sempre verde Riccardo Schiavina piazzarsi al dodicesimo posto e confermare la sua posizione nel ranking nei primi 35 atleti italiani è tempo di bilanci.

La conferma della squadra in serie A2 di spada (Riccardo Schiavina, Marco Schiavina, Demetrio Villani, Samuele Croce) e la promozione in B1 di quella di fioretto (Riccardo Schiavina, Marco Schiavina, Benedetto Squeo, Demetrio Villani), hanno consolidato la posizione della Accademia Bernardi nella sfera schermistica italiana.

I successi delle under 14 in campo nazionale con Emilia Rossatti, campionessa italiana di spada individuale e a squadre con le compagne Marta Lombardi (n.2 del ranking nazionale) , Marta Gavagna e Ludovica Chiarelli sono un chiaro segnale della crescita del vivaio ferrarese. Crescita confermata dagli ottimi risultati in campo maschile under 14 dai moschettieri Niccolò Graziani, Diego Cutrì, Marco Malaguti. Dietro di loro, ma solo per età, un gruppo deciso e battagliero di giovanissimi. Seguono a ruota le giovanissimi promesse fra cui spicca già l’agguerrito Giacomo Benetti.

E questo grazie, come ama dire il presidente  Giuseppe Dosi, “perché nella scherma non si fa panchina”.

Una buona parte del merito è certamente dovuto ad un gruppo dirigente coeso e determinato che il presidente Dosi da svariati anni presiede con affetto, leadership e determinazione da schermitore.

Ma certamente il merito maggiore va alla classe magistrale: Roberto Di Matteo, da oltre un decennio dirige tecnicamente la sala scherma: ha portato e costruito a Ferrara un campione Europeo individuale under venti e mondiale a squadre come Riccardo Schiavina; ha portato le squadre di spada e fioretto ai massimi vertici delle serie nazionali nonché trovato il giovane Federico Meriggi che a Ferrara è potuto diventare Maestro federale e seguire il gruppo under 14 con meritati successi sotto una guida esperta e attenta. Di Matteo, folignate di nascita e di scuola schermistica, ma ferrarese di adozione, da alcuni anni ricopre pure la carica di presidente nazionale dei Master Italiani: oltre 300 fra cui svariate medaglie d’oro olimpioniche e mondiali. Amico personale ed allievo del presidente nazionale Fis nonché vicepresidente Coni Maestro Giorgo Scarso.

Di carattere riservato ma attento,sempre pronto al confronto ed all’accordo, ha sempre gestito tecnicamente la Bernardi senza mai cercare di apparire, degno erede dei coniugi Bruno che hanno sostenuto in toto la società fino agli anni duemila. Di Matteo, sempre in costante contatto con la dirigenza, ha condiviso e sostenuto scelte ed obbiettivi societari.

E anche nella scelta dei collaboratori, di Matteo si è dimostrato lungimirante e attento,cercando sempre di dare il massimo spazio possibile alla crescita dei giovani maestri che l’hanno affiancato. Crescita che oggi si è maturata al punto tale di vedere Federico Meriggi lasciare Ferrara e ritornare nella sua città natale, Pavia, quale responsabile tecnico del Cus Pavia scherma. Naturalmente Roberto di Matteo e la dirigenza hanno subito cercato un valido tecnico, con esperienza, in grado di affrontare le sfide dei futuri cadetti (oggi under 14) che si affacciano al mondo degli “assoluti” di scherma.

E ancora una volta la scelta è stata in crescita anche magistralmente parlando. Dalla società “Il Giardino Milano” è arrivato Alvise Porta, che similmente al collega, seguiva il settore giovanile: ma della prima e blasonata società italiana di Scherma. Una scelta che, tecnicamente parlando, dà un segno di continuità e crescita alla scherma ferrarese. Da ricordare che “Il Giardino Milano” annovera fra i suoi atleti svariate medaglie olimpiche e mondiali e presso la cui società hanno insegnato molti commissari tecnici della Nazionale di Scherma: una fucina di schermitori e …tecnici.

Alvise Porta (classe 84), nato a Venezia ma pavese schermisticamente, è pure un ottimo spadista; è stato per anni uno degli spadisti di punta del Cus Pavia (come il collega Meriggi), dove ha iniziato la carriera di Istruttore (nonché quella dirigenziale, arrivando a essere vicepresidente): il suo motto: ”Lavorare sodo tenendo un basso profilo di esposizione”, il top per un bravo tecnico. Nell’anno che sta per iniziare le sfide continueranno: l’Accademia ferrarese è pronta ad accettarle anche con il supporto del gruppo master dei genitori e con l’aiuto del neo instancabile armiere federale Stefano Martini.

Dai primi di settembre si riparte per un nuovo anno di sfide. E il motto della Bernardi, orgogliosa del nuovo pala scherma “Palageotech”, fra i più attrezzati in Italia, risuona: Worbas, “Sempre avanti”.

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