Lettere al Direttore
31 Agosto 2015

Sulla ‘delibera fantasma’ di Camelot

di Redazione | 3 min

Egregio Direttore,
finalmente ho saputo, in modo anonimo, come sono andate le cose per la delibera fantasma su Camelot.
Il 7 agosto c’è stata la giunta, la delibera fantasma viene affissa all’albo assieme alle altre, ma non riportata nel comunicato ufficiale nel sito del comune.
Quindi della cosa non si sa nulla, non se ne sa nulla perchè i giornalisti, le minoranze e i cittadini come me, leggono nel sito del comune le delibere deliberate mai pensando che ce ne siano di nascoste.
Invece è andata proprio così, la delibera anche se affissa, era stata nascosta perchè nessuno dei sopracitati sarebbe andato a leggere le delibere all’albo.
Hanno voluto fare i furbi e sono rimasti furbati!
E allora come mai è accaduto tutto il can can che dal 20 ,circa, di agosto leggiamo?
C’è stata una soffiata!
Certamente soffiata da qualcuno dentro il palazzo o meglio dentro il potere del palazzo perchè l’operazione di occultamento della delibera è stata fatta tra i componenti della giunta, sindaco in testa.
Essa sarebbe dovuta rimanere segreta fino a quando la Sapigni avesse fatto il comunicato della revoca e del nuovo bando congiuntamente, per evitare, a suo parere, strumentalizzazioni.
Mi chiedo cosa aveva in testa quella donna per prendere una simile decisione, il sindaco per avallarla e i componenti della giunta per acconsentire?
Hanno tutti pensato, quando si sarebbe saputo, che tanto i ferraresi non capiscono nulla di delibere, si fidano e li votano sempre e comunque, sono dei cretini?
Non si saprà mai chi è stato e alla fine mi chiedo e chiedo se c’è una minoranza contro anche nel PD ferrarese?

Un saluto
Pasquina Ferrari

Gentile sig.ra Ferrari,

le cose non stanno esattamente come le è stato raccontato: non c’è stata nessuna soffiata il 20 agosto. La delibera del 7 agosto – come abbiamo già scritto più volte – è stata regolarmente pubblicata nell’albo pretorio nei tempi previsti dalla legge. L’assessore Sapigni ha però deciso di non farla inserire nel dispaccio per la stampa locale per la paura che venisse travisata l’intenzione del Comune: continuare con il progetto Sprar, anche dopo la revoca dell’affidamento a Camelot. 

Il 20 agosto, dicevamo, non vi è stata alcuna soffiata: l’ufficio stampa del Comune ha consegnato alla stampa locale il dispaccio sulla nuova delibera, quella che dava l’ok alla predisposizione del nuovo bando. In tale delibera, nella parte ‘narrativa’ era indicata quella del 7 agosto. Quindi è stata la stessa Giunta a far pervenire l’informazione a chi di dovere e – per inciso – probabilmente ci ha ‘rovinato’ una uscita esclusiva. Non possiamo parlare per gli altri giornali, ma noi la delibera del 20 agosto l’avevamo già trovata e sviscerata andandola a prelevare dall’albo pretorio, prima che ci arrivasse comunicazione dal Comune, giunta alle nostre caselle di posta elettronica (come anche agli altri giornali) qualche ora dopo. Ma era già tutto lì dove doveva stare, e dove noi giornalisti dovremmo cercare.

Che la decisione dell’assessore Sapigni sia criticabile dal punto di vista comunicativo è un dato di fatto e non sta a noi difenderla (lo ha fatto già in maniera efficace il sindaco), ma forse la critica maggiore va fatta a quella stampa che si aspettava il piatto pronto e si è scandalizzata quando ha visto che era arrivato, ma in ritardo: era invece compito della stampa trovare quella delibera del 7 agosto (perché pubblica), non farsela consegnare appiattendosi sulla prassi che il Comune ha instaurato per facilitarci il lavoro.  Ecco perché non calchiamo sulla presunta mancanza di trasparenza della Giunta in questa occasione e ci rammarichiamo un po’ per essere arrivati con giorni di ritardo sulla questione. 

Cordialità,
Daniele Oppo

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