Eventi e cultura
30 Agosto 2015
Il Gruppo dei 10 presenta la nuova rassegna con qualche critica nei confronti della giunta

Jazz, “qualcosa d’altro e in più” rispetto a Comacchio

di Elisa Fornasini | 3 min

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Alessandro Mistri

Alessandro Mistri

“Una politica culturale da ‘panem et circenses’ muove più gente ma pecca di qualità e progettualità”. È con questa riflessione critica nei confronti dell’amministrazione comacchiese che Alessandro Mistri, direttore artistico del Gruppo dei 10, presenta l’appendice settembrina di “Tutte le Direzioni in Summertime” che coprirà l’intero mese con sei concerti jazz al Panama Beach di Porto Garibaldi e al bar Ragno di Comacchio. Un “Qualcosa d’altro, qualcosa in più”, questo il titolo della nuova rassegna, rispetto all’offerta culturale proposta dalla giunta comacchiese, con cui il Gruppo dei 10 è in aperto contrasto dopo l’“omicidio” di “Direzione Comacchio”.

“Vogliamo chiudere senza polemica il cerchio sulla rassegna – anticipa Mistri – che è stata prematuramente soppressa perché era l’unica manifestazione diversa che richiamava un turismo diverso, un abito fatto su misura per la città lagunare mentre ora siamo tornati alla solita confezione”. Un attacco al Comune sue due fronti: sia per il “comportamento scorretto nei confronti della prestigiosa rassegna che non c’è più (nascosta quasi con vergogna e sostituita da“Note di Settembre” che poco richiama il legame con la città)”, sia per la “mancanza di ringraziamento nei confronti di una manifestazione, Tutte le Direzioni in Summertime, che ha animato tutta l’estate comacchiese”. “Mi meraviglia che l’assessore alla Cultura, al Turismo o lo stesso sindaco – critica Mistri – non dicano nemmeno un grazie a due imprenditori che danno lustro al territorio, richiamando turisti di livello senza chiedere denaro pubblico”.

Larry Willis

Larry Willis

La rassegna è finanziata infatti dal Gruppo dei 10 e dai gestori dei locali in cui si svolgono gli spettacoli, tra cui il Panama e il bar Ragno, i quali, animati dal successo riscosso dai 25 concerti di questa estate, hanno deciso di coprire anche il mese di settembre con 6 nuovi appuntamenti musicali. Si comincia con il doppio concerto (venerdì 4 al Panama e sabato 5 al bar Ragno) del trio composto da Larry Willis al pianoforte, Cucho Martinez al basso elettrico e al contrabbasso e Ray Mantilla alle percussioni che, sotto il nome di “Latin Tinge”, renderanno omaggio a Cedar Walton, grande pianista, compositore e ideatore originario del progetto, scomparso due anni fa. Al gruppo si unirà il sax contralto di Gaspare Pasini e sono previsti altri ospiti a sorpresa, che saranno presenti per ricordare un’altra grande figura del jazz come Alberto Alberti (scomparso il 4 settembre di nove anni fa), direttore artistico, insieme a Mistri, degli “Incontri Jazz Comacchio” del secolo scorso.

Joyce Yuille

Joyce Yuille

Doppio concerto con due voci diverse, invece, per il weekend successivo quando Stefano Calzolari al pianoforte, Mauro Mussoni al contrabbasso e Fabio Nobile alla batteria accompagneranno Rossella Key, voce in costante crescita artistica, venerdì 11 al Panama e Joyce Yuille, considerata una delle interpreti più emozionanti e trascinanti dell’attuale panorama soul – jazz, sabato 12 al bar Ragno. Omaggio al vocalismo jazz fra Sinatra e Tony Bennet con il concerto di sabato 19 settembre al Panama affidato a un crooner d’Italia come Claudio Borroni, per la prima volta ospite dalla rassegna con il suo quartetto “Cla& Co”. Il sipario calerà sulla manifestazione venerdì 25 settembre, ancora al Panama Beach, con il concerto del Carlo Atti Quartet. Una chiusura riservata al jazz più puro interpretato da uno dei più affermati e talentuosi sax tenori della scena italiana, accompagnato da Emanuele Tondo al pianoforte, Marco Palmieri al contrabbasso e Lorenzo Bonucci alla batteria.

“”Qualcosa d’altro, qualcosa in più” offre altre occasioni di vivere quella magia musicale che solo il jazz di qualità sa regalare – conclude il direttore artistico – al di là delle etichette di comodo e delle mode imperanti, così gradite ai committenti pubblici e privati, interessati più alla risposta popolare, che alla costruzione qualitativa della proposta”.

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