Dopo i tragici fatti della discoteca Cocoricò, dove un 16enne ha perso la vita a causa dell’uso di sostanze stupefacenti, i rappresentanti ferraresi di Silb -Confcommercio hanno incontrato il questore Antonio Sbordone, per un’analisi in chiave locale sull’utilizzo e la diffusione di droghe e alcol tra i giovani ferraresi.
Non un segnale d’allarme, sottolinea Michele Moretti, presidente provinciale di Filb – Confcommercio, dal momento che “i fenomeni che si sono verificati ad esempio in Romagna, non appartengono, di fatto, alla tradizione di Ferrara dove la mappa dei locali ha caratteristiche e musica ben diverse”. Ma secondo l’associazione “ciò non toglie che la guardia in primis dalle istituzioni e ovviamente da parte degli stessi gestori debba rimanere molto alta per evitare qualsiasi forma di sbandamento – prosegue Moretti che ricopre il ruolo inoltre di vicepresidente nazionale dello stesso Silb che raggruppa i locali di ballo ed intrattenimento – sia rispetto all’uso di stupefacenti sia dell’alcool una piaga spesso sottovalutata nei suo effetti con riferimento sopratutto ai più giovani”.
L’obiettivo di questura e Confcommercio è ora quello di creare nuove norme e un sistema di sensibilizzazione circa i rischi connessi ad alcol e droghe: “Nel questore – afferma Moretti – abbiamo trovato un interlocutore attento e sensibile alle problematiche. Perciò abbiamo evidenziato in modo congiunto la necessità di lavorare in sinergia nel prossimo futuro per realizzare incontri pubblici di informazione e prevenzione in spazi istituzionali ma anche direttamente nei locali da ballo oltre alla proposta di creare una sorta di regolamento d’uso, così come avviene negli stadi, che informi e sensibilizzi l’avventore sulle problematiche e sui rischi connessi all’uso ed all’uso di stupefacenti ed alcool”. Il tutto con l’obiettivo finale, conclude il presidente Filb, “di ottenere un divertimento il più possibile sano ed informato, di proporre in definitiva una cultura della vita che contrasti quella dello sballo”.