Terre del Reno
28 Agosto 2015
Bottino complessivo di circa 2.400 euro. I consigli dei carabinieri per prevenire questo tipo di reati

Falsi tecnici, due raggiri a Dosso e Sant’Agostino

di Redazione | 2 min
Immagine d'archivio

Immagine d’archivio

Due raggiri perpetrati da falsi tecnici elettrici sono avvenuti a Dosso e a Sant’Agostino a breve distanza l’uno dall’altro, fruttando a ignoti malviventi una cifra complessiva di 2.400 euro.

Il primo episodio è stato denunciato ai carabinieri della Stazione di Cento. La vittima è un abitante di via Canne nella frazione di Dosso, raggirato da tre falsi tecnici con tanto di pettorina che, fingendo di dover effettuare delle verifiche, hanno distratto la persona e uno dei malviventi è riuscito a entrare in casa e ad impossessarsi della somma di 400 euro.

Un analogo episodio è stato denunciato ai carabinieri della Stazione di Sant’Agostino. In questo caso si è trattato di due malviventi che si sono dichiarati tecnici di una società elettrica esibendo dei tesserini, riuscendo, con l’espediente di dover effettuare delle verifiche elettriche, a rubare di alcuni monili in oro del valore complessivo di 2000 euro circa.

Questo tipo di reati sono abbastanza frequenti e in molti casi le vittime sono persone anziane. I carabinieri ribadiscono l’invito a essere prudenti prima di far entrare in casa soggetti sconosciuti, specialmente nei casi in cui la persona è sola e i familiari sono lontani. Il consiglio è sempre lo stesso: non fare entrare mai nessuno in casa e chiamare subito il 112. È fondamentale collaborare perché i tentativi di portare a segno le truffe sono all’ordine del giorno e per non cadere in raggiri è necessario adottare ogni valida precauzione, tra le quali quella di non fidarsi delle apparenze; i truffatori per farsi aprire la porta e introdursi in casa possono presentarsi in diversi modi e spesso appaiono come persone distinte, eleganti e particolarmente gentili; dicono di essere impiegati e funzionari di banca, delle poste, dell’Inps, delle società dei servizi, Hera, Enel, Telecom, etc. e talvolta anche di essere appartenenti alle forze dell’ordine. In ogni caso prima di aprire la porta controllare bene la loro effettiva appartenenza e in caso di dubbio consultare subito un familiare o chiamare al 112 per fare una verifica. Nessuno viene inviato in casa per pagare bollette o controllare soldi e gioielli. Bisogna diffidare dalle presunte contaminazioni di acqua e altro e non bisogna affidarsi alle chiamate telefoniche fatte da loro stessi. Queste semplici precauzioni possono risultare molto valide e impedire sul nascere qualunque tentativo di reato predatorio.

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