Politica
29 Agosto 2015
Il vicesindaco alla festa Pd di Pontelagosuro. Il parroco: "Questi ragazzi vogliono rendersi utili"

Accoglienza, Maisto: “I diritti? Per tutti o per nessuno”

di Redazione | 3 min

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unnamed (8)di Marcello Celeghini

“Il principio dell’accoglienza è insito nella nostra cultura democratica e noi lo porteremo avanti a dispetto di chi parla di invasione e di paura”. Usa parole chiare il vicesindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto nel suo intervento ieri sera alla riflessione sulle politiche di accoglienza dei profughi alla festa del Pd ‘Ponte Democratica’. Un momento di riflessione che ha portato in piazza Buozzi rappresentanti di alcune delle associazioni che si fanno carico dei profughi ospitati a Ferrara e che ha preceduto la proiezione del film ‘Storia di una ladra di libri’.

“I diritti o ce li hanno tutti o non ce li ha nessuno”. Maisto rispedisce così al mittente le critiche delle opposizioni in consiglio comunale sul piano di accoglienza dei profughi in città e in provincia. “I temi legati all’importante fenomeno migratorio- sostiene il vicesindaco- devono essere centrali nell’azione politica, non per le squallide e sterili politiche che parlano di invasione e di ruspe, ma per garantire aiuto a questa povera gente che scappa da contesti in cui il confine tra la vita e la morte è assai labile. Dobbiamo aiutare chi ha bisogno mettendo a disposizione i nostri servizi pubblici. I diritti li devono avere tutti, e nessun nuovo diritto dato andrà ad usurpare o a togliere diritti ad altri. Il Pd- continua Massimo Maisto- ribadirà sempre questo concetto anche a costo di perdere il consenso dell’opinione pubblica perché si sa che di fronte alla paura chi urla più forte convince la gente”.

Durante l’incontro molto significativa è stata la testimonianza di uno dei ragazzi ospitati nella strutture della cooperativa Camelot a Pontelagoscuro che ha raccontato la sua storia di migrante dal Gambia, alla Libia e dalla Libia all’Italia, Paese nel quale il giovane dice di “avergli dato una possibilità di vita dignitosa”. Tra gli intervenuti anche il parroco di Pontelagoscuro, don Silvano Bedin, che ha raccontato come la parrocchia pontesana si stia attivando per affrontare l’emergenza dell’accoglienza. “Il nostro aiuto- spiega il parroco- arriva già attraverso le strutture della Caritas che ogni giorno garantisce pasti e aiuti a centinaia di famiglie, italiane e straniere, in difficoltà. Stiamo cercando di vedere se c’è la possibilità di dare l’opportunità ad alcuni di questi giovani di venire in parrocchia a dare una mano nelle tante attività che organizziamo ogni settimana. Questi ragazzi infatti altro non desiderano che rendersi utili alla società che li ospita”.

Tra i presenti anche la presidente del Centro Sociale ‘Il Quadrifoglio’, Loretta Prampolini, che ha dato la disponibilità ad accogliere molti dei giovani profughi ospitati a Pontelagoscuro a svolgere attività sociali nella struttura di via Savonuzzi. “Già da un po’ di tempo abbiamo avviato corsi di italiano e dato l’alto numero della adesioni abbiamo dovuto fare due turni di lezioni. Da domani- rivela Loretta Prampolini-, poi, alcuni ragazzi verranno a darci una mano a spostare sedie e in attività organizzative all’interno del Centro. Avevamo chiesto la disponibilità di quattro ragazzi e se ne sono presentati ben 37, a testimonianza di quanto questi giovani abbiano voglia di fare”.

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