di Anja Rossi
Figure che alimentano da secoli tanto le leggende ebraiche quanto la nostra letteratura, il teatro e il cinema. Entità ultraterrene e demoni, esseri intermediari fra l’uomo e l’angelo. Sarà infatti la magia il tema di quest’anno per il congresso internazionale “L’eredità di Salomone. La magia ebraica in Italia e nel Mediterraneo”, organizzato tra Ferrara e Ravenna il primo e il due settembre dalla Fondazione Meis, dal dipartimento di Beni culturali dell’università di Bologna Alma Mater Studiorum e dall’Aisg, l’associazione italiana per lo studio del giudaismo.
“Una conferma” ha precisato l’assessore alla cultura Massimo Maisto, evidenziando l’ormai stretta collaborazione tra Ferrara, Università di Bologna e Aisg. “Attraverso questa – continua – si raggiungono due scopi: da un lato creare un Meis prima del Meis, con un percorso di avvicinamento alla sua apertura, dall’altro pensare il museo già nell’ottica di un centro attivo per la ricerca”. Confermata dal vicesindaco è anche la delibera riguardante i 7 milioni di euro che verranno utilizzati per i lavori inerenti all’ingresso del museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, “che non andranno a incidere con l’apertura del Meis, comunque prevista per la primavera estate del 2017”.
Il primo ciclo di interventi avrà luogo dunque nella città estense, il 1° settembre presso l’aula magna del dipartimento di Economia e Management di via Voltapaletto 11. I lavori di ricerca ed esposizione, a cura dei maggiori studiosi europei ed israeliani sul tema, proseguiranno il 2 settembre a Ravenna, presso il dipartimento di Beni culturali di via degli Ariani 1.
Il tema di quest’anno sarà la magia e la sua connessione con la religione ebraica. Tra gli studiosi presenti, porteranno il loro contributo anche il rabbino Luciano Caro, alcuni rappresentanti dell’Università di Torino, de La Sapienza di Roma, Amburgo, Tel Aviv, Gerusalemme, Parigi e dello Shalom Hartman Institute. I relatori tratteranno i differenti e variegati aspetti connessi alla magia, snocciolati dalle 9 alle 17 di martedì a Ferrara. L’idea – spiega Saverio Campanini dell’Università di Bologna – è quella di analizzare la magia nel mondo ebraico e, viceversa, anche quanto di ebraico c’è nella magia, concentrandoci sulla sua zona di sviluppo tra l’Italia e il Mediterraneo”. Inoltre, in anteprima, lunedì 31 agosto a Ferrara, alle ore 17;30, presso la sala Arengo del Comune di Ferrara, il professore Moshe Idel terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo “The italian center of Kabbalah”.
La magia nel mondo ebraico rimane per il rabbino Rav Luciano Caro – che sarà anche tra i relatori del convegno – “un sistema complesso e variegato, verso il quale gli ebrei hanno sempre avuto un atteggiamento duplice: di condanna e di attrazione. Al centro dei lavori saranno innanzitutto le fonti, specie quelle provenienti dall’Italia, tra le quali vari manoscritti che attestano la presenza di rituali magici già nell’antichità”.
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