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27 Agosto 2015
L'esposizione a Milano a Palazzo Reale

“La Grande Madre”, oltre 100 artisti in mostra

di Redazione | 3 min

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MILANO LA Grande Madre - Mostra dal 26 agosto 2015In una gremitissima sala conferenze di Palazzo Reale è stata presentata la mostra più attesa del programma “Expo in città”.

E’ “La Grande Madre”, prodotta da Fondazione Trussardi (con il supporto di Bnl Paribas), curata da Massimiliano Gioni che inizia ufficialmente il 26 agosto.

Oltre 100 gli artisti presenti, disposti su 2mila metri quadrati in quella che è la prima collaborazione tra Comune e Fondazione.

Beatrice Trussardi, ha ricordato che la mostra « È occasione importante per riflettere sul valore della donna, in un processo di evoluzione non più rimandabile per lo sviluppo sociale del pianeta».

Il curatore ha asserito… « che ha una famiglia allargata ed è decisamente distante dalla dall’immagine rassicurante della madre perché, citando Barbara Kruger, nel corso del ‘900 la maternità diventa un campo di battaglia».

Così “La Grande Madre” è divenuta occasione per fare una mostra politica che indaghi la rinegoziazione del sé, che metta in luce quella che è stata una condizione a dir poco drammatica del cosiddetto Secol Breve: una mostra che parla di padri-padroni, di stato, di regime e poi si apre alla forza ed al potere della donna durante le rivolte femministe, in un secolo di storia che attraverserà visioni e tensioni, di donne che mettono al mondo loro stesse, di rappresentazioni di infanticidi per sfuggire al dramma di un figlio ‘distruttore’ di carriere o, ancor più, di ‘sopravvivenza’.

Fra gli artisti: Alice Guy Blachè, Kubin, Munch, Brancusi, il Boccioni talmente interventista e “duro” che dedicò alla mamma ‘solo’ 50 dipinti, la futurista Benedetta Cappa, la compagna imprescindibile di Filippo Tommaso Marinetti che la definì mia eguale, Hannah Höch, Francis Picabia e Duchamp, quello delle ‘macchine celibi’, sia con Fontana che con una miniatura de Il Grande Vetro.

Presenti i corpi nudi di Magritte, i 50 disegni de La donna a 100 teste di Max Ernst, Meret Oppenheim, Frida Kahlo, Ana Mendieta, Louise Bourgeois, Valie Export, Carla Accardi, Yoko Ono, che, intervistata tempo fa da Massimo Gaggi per il Corsera ha detto:

“Lo dico senza imbarazzi: My mommy is beautiful». Purtroppo non gliel’ho detto abbastanza quando era in vita….”. 

Una mostra che è anche un tributo alla celebre “L’altra metà dell’Avanguardia” che Lea Vergine curò a Palazzo Reale nel 1980 e che ripercorrerà in una intervista in catalogo.

Altro ‘contemporaneo’ con: Rosemarie Trockel, Cindy Sherman, Sarah Lucas, Pipilotti Rist con un video ad hoc, Marlene Dumas, Natalie Djurberg, Thomas Schütte, Nari Ward, Kara Walker, Camille Henrot e poi le foto di Life che mostrarono per la prima volta, nel 1968, come si sviluppa un feto nell’utero della madre e ancora Nicholas Nixon, con uno splendido lavoro fotografico: dal 1975, ogni anno, l’artista fotografa 4 sorelle nella stessa posa, e con i cambiamenti del tempo.

«Anziché pensare all’arte come un padre edipico, come potere e uomini, probabilmente è sempre meglio pensarla come l’unione tra tante sorelle», chiude Gioni. Tutte madri, tante…

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