Cronaca
24 Agosto 2015
Il codigorese Roberto Gatti da 12 anni è chiamato in commissione nei più importanti concorsi enologici internazionali

Un sommelier ferrarese conteso nel mondo

di Redazione | 4 min

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ROBYLa sua passione per il vino lo ha portato a diventare uno dei sommelier più richiesti in tutto il mondo. E’ il ferrarese, per l’esattezza codigorese, Roberto Gatti, giornalista e degustatore di vini chiamato in tutte le competizioni internazionali. Una passione e attività che lo vede in giro per il mondo a rappresentare l’Italia e la provincia di Ferrara.

Anche quest’anno, per Roberto Gatti, è stato e sarà pieno di impegni internazionali, come avviene ormai da 12 anni.

Quali sono state le tappe più importanti del 2015?

“Il primo concorso internazionale, in ordine cronologico di svolgimento, al quale partecipo da diverse edizioni, è il Berliner Wine Trophy, dove insieme ad altri 100 degustatori provenienti da ogni angolo del pianeta degustiamo 5.000 vini in tre mattinate (circa 50 vini al giorno) . E’ stata poi la volta di Strasburgo in Francia, dove si è svolto il concorso Les Grands Concours du Monde, riservato alle tipologie di Riesling, Pinot Gris, Gewurztraminer, Silvaner e Pinot Blanc. Dopodichè ad aprile sono stato chiamato a Vienna per partecipare ad uno dei concorsi più grandi, in quanto in termini numerici raggiunge quota 12.000 vini in competizione. Ai primi di maggio 2015 sono stato chiamato, per la undicesima volta consecutiva, a quello che forse è il concorso più emozionante per i 300 degustatori che vi prendono parte, oltre 8.000 vini in concorso e tutti i 300 giudici raggruppati in una unica grande sala, un colpo d’occhio magnifico. In questo concorso sono stato nominato presidente di Commissione, una grande responsabilità ed altrettanto gratificante esperienza. La prossima edizione si svolgerà in Bulgaria. Ai primi di giugno sono volato a Lisbona per il Concorso La Selezione del Sindaco che ha visto in lizza oltre 1.000 vini europei. In tre distinte occasioni sono volato in Cina a Shangay per partecipare al concorso International Wine Challenge, dove insieme ad altri otto giudici internazionali, di cui 7 sono Master Wine, i massimi esperti a livello mondiale, abbiamo degustato circa 1000 vini provenienti da ogni angolo del pianeta”.

Da esperto del settore, può dirci qual è il motivo che porta le cantine a inviare i vini ai concorsi?

“Una menzione ad un concorso enologico internazionale è una conferma alla qualità dei propri vini ed un supporto importante alla loro promozione. In poche parole, è un piccolo investimento che un’azienda vitivinicola, che ha tra i suoi obiettivi il rafforzamento dell’export dei suoi vini, fa bene a tenere in considerazione. In questi anni si è assistito alla grande crescita dei concorsi enologici, o almeno di quelli più seri e rigorosi, e ad un costante declino delle guide dei vini. Nei concorsi, infatti, tutti i vini sono degustati alla cieca, l’etichetta non influenza il giudizio e quindi il punteggio finale, quindi il vino della piccola cantina appena nata, poco conosciuta, ha la possibilità di essere giudicato dalle commissioni allo stesso modo di quello di una notissima cantina e può, se il suo prodotto ha grande valore, aggiudicarsi una prestigiosa medaglia al pari di un noto produttore. Risulta, quindi facile intuire che il vino di qualche famosa cantina rischia di perdere la competizione se il vino non è all’altezza ottenendo un punteggio basso”.

Quando e come è nata la sua passione?

“Tutto questo è nato oltre 30 anni fa, dalla mia passione per questo mondo, dopo avere frequentato a Ferrara, a fine anni ’80 primi ’90, i tre corsi Ais, ottenendo il relativo diploma di Sommelier. Dal 1990 al 2000 ho coltivato ad uso personale un piccolo vigneto, seguendo tutte le fasi colturali ed enologiche, in modo da accumulare esperienza diretta “in campo”. Dal 2000 ad oggi ho pubblicato in internet numerosi articoli a tema, diventando il gestore di una rubrica di degustazione vini sulle pagine del sito web www.vinit.net che totalizza oltre 166.000 visite mensili, mentre da oltre 10 anni sono il gestore-direttore del sito internet www.winetaste.it”.

Il suo è un settore affascinante, che potrebbe attrarre anche molti giovani. Che consiglio si sentirebbe di dare?

“Il consiglio che mi sento di dare ai giovani, in qualsiasi settore si vogliano cimentare, è quello di seguire e coltivare le loro passioni, perché è solo con la passione, l’entusiasmo e la determinazione che i risultati prima o poi arrivano. Un ultimo aspetto, ma non l’ultimo, è l’umiltà e la voglia di apprendere che ci deve sempre accompagnare, perché anche dopo tanti anni, in ogni settore in cui ci dedicheremo, avremo sempre qualcosa di nuovo e di entusiasmante da imparare”.

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